Neuroni in disordine

La mia mogliettina


Avete avuto modo, tuitti voi, di leggere le lettere che i siamo scambiati io e mia moglie di recente, i commenti della psicoterapeuta, in parte anche condivisi da noi due. In realtà il problema “reale” che la portava mia moglie a stare male e a piangere, cosa che è successo alcune volte ancora dopo il giorno di San Valentino, è che lei crede che io non la ami più, cioè che abbia smesso si amarla. Mi dice può capitare che uno non desideri più un’altra persona …. Vero. Ma non è il mio caso. L’origine della sua convinzione muove dal fatto che lei è convinta di avermi visto consultare un mio profilo diverso da quello che conoscete, da cui lei avrebbe dedotto che io ricerco qualcosa di diverso. Io in realtà potrei avere anche altri profili (per curiosità, per gioco, ecc.), ma questo vuol dire poco. Quel che è certo è che lei rappresenta per me tutto, mi piace fisicamente (nonostante siano passati tanti anni) e mi trovo bene tanto con lei. Nonostante recrimini tenerezza, amore, che non sento … non so perché. Certo la malattia ha un effetto devastante sul rapporto .. L’ho anche detto alla mia dottoressa e lei mi ha detto di dirglielo e di farglielo capire che io ho bisogno di tenerezza .... Io l’ho fatto, glielo scritto, le faccio le coccole … lei –credo di aver capito- mi dimostra il suo amore curando e preoccupandosi della famiglia, di me, della cose di tutti i giorni sgravandomi di mille problemi a volte, anche pesanti. Ma il suo modo di amare non prevede coccole, baci ecc. Io certo non cerco alternative  a lei soprattutto sul versante sessuale, anche perché tra depressione e farmaci “castranti”, cosa potrei cercare???? le chiederi. Io cerco solo amici ed amiche con cui instaurare un rapporto non certto profondo, ma quanto meno di condivisione di certe problematiche  …. Io –come mi ha fatto notare la psicoterapeuta- non ho amici con cui discuto di cose intime. Io ho frequentato le scuole fino alle superiori in un’altra città, poi mi sono trasferito per molti anni al nord a studiare, quindi per un quinquennio in una città del profondo sud ed adesso sono da 10 anni in questa città....  Sì amici ne abbiamo, qualcuno sul lavoro, qualche vicino, alcune coppie genitori di altri bimbi che frequentano l’asilo del bambino ….. ma amici “intimi” come la dottoressa li ha chiamati effettivamente non ne ho….. Non riesco con in mio amico del lavoro a parlare di cose così intime . Il mio amico “intimo” era mia moglie forse prima che nascesse il bambino .. dopo loro sono diventati un blocco simbiotico indivisibile: esso sottrae tempo al rapporto di coppia, al dialogo, ecc. Forse Klimt avrà dipinto la maternità così ….. proprio per aver compreso che il rapporto è di simbiosi pura...
Forse il mio blog, questo lo dico io è diventato il mio amico virtuale …. a cui racconto tutto …. Voi direte che pena….. un amico virtuale!!! Lo potrebbe diventare la psicoterapeuta (che però sinceramente per quanto costa non so quanto durerà …). Comunque la dottoressa mi ha consigliato di ritrovare il dialogo con la mia mogliettina…. Anche se devo dire che faccio ormai fatica a parlare… preferisco scrivere… lo trovo più facile…. Con lei, al lavoro, col capo…. non so perché…. Quanto meno lei leggendo il blog può sapere molto bene cosa sta succedendo e cosa mi passa per la testa, le mie emozioni, … che la amo. Tutto.