Neuroni in disordine

Sono tornato


Ci siamo lasciati che stavo per lasciare l’azienda, teatro degli sconquassi che oramai leggete da tempo… Dovete sapere che prima di andar via sono stato colto da una mezza crisi
: non volevo più andar via dalla fabbrica che mi aveva ridotto così!! …. Perché avrei dovuto lasciare il mio laboratorio? … la mia creatura: avevo acquistato tutta l’attrezzatura, la strumentazione, scelto i collaboratori, averli formati e fatti crescere, redatto le metodiche, ecc. Solo perché i capi e i colleghi mi vessavano e mi stressavano? Non era giusto! Dovevo lasciare il mio ambiente di lavoro, la gente con cui condividevo ogni giorno i pettegolezzi, i fatti di cronaca, i commenti sportivi del lunedì, gli sfottò, i caffè … Forse la paura del cambiamento, non so. Forse la paura del nuovo, di cimentarmi con nuove situazioni lavorative, nuovi colleghi, nuovi problemi….Sta di fatto che non si poteva tornare indietro! La corrente del mare mi trasportava in altre direzioni, e non si riusciva ormai a nuotare in direzione opposta.Ed eccomi sul mio nuovo posto di lavoro. Passano i giorni. Nuovi colleghi, nuovi collaboratori. L’ambiente diverso, prodotti e processi da conoscere …. Tutto nuovo. Tutto da costruire. Poi le ferie, durante la quale la depressione mi assale: apatia totale. Anche se credo di essermi riposato. E mangiato bene, molto bene.Ormai sono due mesi che sono qui. L’ambiente non è il massimo: fabbrica più vecchia come strutture e come personale. Ma mi sto impegnando ad inserirmi bene, anche se i problemi non mancano. Vi racconterò.Dal punto di vista tecnico il lavoro mi piace e mi appassiona: tutto nuovo, da scoprire e da migliorare… se sarà possibile. La salute non è il massimo, ma va un po’ meglio: quanto meno mi sono liberato di certi personaggi, autori e registi di quanto purtroppo sto ancora vivendo. Abbiamo rimosso la causa, ma le ferite rimangono e sanguinano. Bisogna curarle… anche se alla fine rimarranno le cicatrici.La mia psicoterapia continua… anche se vorrei lasciarla: la trovo inutile. L’ho detto alla dottoressa di voler lasciare, e di voler fare a meno anche dei farmaci.È come se lo squilibrio creato a suo tempo non si riesca a recuperare con la psicoterapia né con i farmaci, che ho l'impressione che è come se non abbiano più effetto. Della mia sospensione dal lavoro… durata non poco, di tutti i problemi quali vessazioni, demansionamenti, stress, ecc . vi dico che non intendo assolutamente lasciarmi quanto successo alle spalle. Ritengo che siano stati lesi molti diritti e che mi siano stati causati molti problemi: per cui questa faccenda non si è conclusa con le mie dimissioni, ma avrà un seguito…Con l’avvocato della sindacato sto approntando l’offensiva, e siamo già alle fasi iniziali, del lungo processo che mi porterà davanti al magistrato….