Alla luce di Dio

mail di meditazione


Ancora una volta scribi e farisei si scagliano contro Gesù rimproverandogli l'impurità rituale dei suoi discepoli. "Perché non si comportano secondo la tradizione degli antichi?" – rintuzzano a mo' di sfida, riferendosi alle minuziose prescrizioni della Legge ampliate da tradizioni orali che lungo i secoli erano proliferate a tal punto da produrre una serie interminabile di codicilli, finendo così per occultare l'essenziale. Gesù risponde con indignata chiarezza e smaschera la loro ipocrisia fattasi abile malizia nell'eludere il comandamento di Dio, facendo leva sull'osservanza esteriore della tradizione.C'è una religiosità delle labbra – puntualizza Gesù – e una religiosità del cuore. La prima è di facciata, fatta di parole, intrisa di doppiezza, che fa di te un sepolcro imbiancato, bello fuori e marcio dentro. La seconda invece è pura manifestazione d'amore e sgorga da un cuore semplice che accoglie la Parola di Dio e la mette in pratica. Chi la vive non dice con ostentazione: "Signore, Signore..." rimanendo però serrato nel proprio egoismo, ma cerca e compie sempre in tutto la volontà di Dio.Cosa ci preserva dal pericolo di cadere in questa ipocrisia? Dicono i Padri: "l'essere abitati dal desiderio di assomigliare al Signore", cioè "l'essere discepoli di Cristo e il ricevere forma da ciò che in Lui vediamo o da Lui ascoltiamo" (San Basilio). In una parola, la familiarità con il Vangelo e il primato della carità. Donami di custodire con ogni cura il mio cuore, Signore, perché non mi accada d'essere un sepolcro imbiancato e d' infrangere con 'fantasmi di cose vané il ricordo puro e incessante della tua legge d'amore. La voce di un filosofo tedescoSe la buona novella della vostra Bibbia fosse anche scritta sul vostro volto, voi non avreste bisogno di insistere così ostinatamente perché si creda all'autorità di questo libro: le vostre azioni dovrebbero rendere superflua la Bibbia perché voi stessi dovreste continuamente costituire la Bibbia nuova.Friedrich Nietzsche Norcia, Perugia, ca. 480 - Montecassino, Frosinone, ca. 547 Patronato: Suore