Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via”. Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?”. Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.Parola del Signore
Come vivere questa Parola?Questa parola di Gesù è di profonda consolazione. I discepoli avvertono che è vicino il momento in cui il Maestro non sarà più con loro. E il presentimento dell'assenza (sia pure solo fisica) della sua persona li turba, li sgomenta. Ma il suo rassicurarli è ben più di una parola consolatoria. S'aggancia a quella risposta vertice della rivelazione che Gesù subito dopo dà a Tommaso. Gesù aveva detto che Egli andava a preparare un posto per portarvi poi anche loro.. E aveva aggiunto che di quel luogo loro conoscevano la via. Ma Tommaso aveva replicato: "Non sappiamo dove tu vai e come possiamo conoscere la via?" Risposta folgorante del Signore: "IO sono la Via, la Verità, la Vita". "Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Ecco il punto. Anche il nostro cuore spesso si turba ed è attraversato da paure. Sono pensieri afflittivi e deprimenti, sono frustrazioni o delusioni nel campo degli affetti, è la perdita di persone care, degli obiettivi che non riusciamo a perseguire. Il cuore è spesso un lago in tempesta. E la paura, sorniona o aggressiva, ci attraversa. La terapia? Proprio quel sapere che sono in viaggio verso il Padre, ma che non ho da preoccuparmi del cammino anche se faticoso. È Gesù la strada, cioè la forza per procedere. Sono incerta circa la verità della mia identità profonda e delle scelte da fare. Ed è Gesù la Verità a cui conformare il mio cuore, il mio pensare, il mio agire. È il suo Vangelo. Sono assetata d'una qualità di vita buona, serena, in pace, dentro una relazionalità guarita dal mio invischiante "ego". Ed è Gesù la VITA.
Ti prego, ripetimelo, mentre, nella Parola e nell'Eucaristia, mi dai te stesso: Via, Verità, Vita.
La voce della Patrona d'ItaliaCristo è il ponte. L'unico ponte che va dalla terra al cielo. fuori di lui è l'abisso.S. Caterina da Siena
Madonna del Rosario di Pompei
8 maggio (7 ottobre) La Madonna del Rosario ha un culto molto antico, risale all’epoca dell’istituzione dei domenicani (XIII secolo), i quali ne furono i maggiori propagatori. La devozione della recita del rosario, chiamato anche salterio, ebbe larga diffusione per la facilità con cui si poteva pregare; fu chiamato il vangelo dei poveri, che in massima parte non sapevano leggere, perché faceva in modo di poter pregare e nello stesso tempo meditare i misteri cristiani senza la necessità di leggere su un testo.