Alla luce di Dio

meditazione del giorno


Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.Parola del Signore Come vivere questa Parola?La giustizia di Dio (la santità) la si ottiene, dice S. Paolo, mediante la fede in Gesù Cristo. Non sono le buone pratiche religiose o le azioni filantropiche che ci salvano: tutti siamo giustificati gratuitamente per la Sua grazia, in virtù della Sua redenzione.Gesù non ha fatto distinzioni di popoli e di nazioni, di appartenenze religiose e politiche, di buoni e di bravi. Allora non ci sono meriti? Nessuno merita più di un altro? No, nessuno. Nessuno può vantarsi davanti a Dio, afferma Paolo ai romani. Così come tutti abbiamo peccato tutti possiamo ottenere il perdono nel sangue di Cristo Gesù. Come?ASCOLTANDO la Voce di Colui che ci parla nella Parola e nelle mani tese di tanti nostri fratelli. Cosa ci chiede questa Voce? Di bruciare nel fuoco dell'Amore la presunzione di non aver nulla da cambiare nella nostra vita e l'alterigia di vantare diritti anche su Dio, la sete di possesso e di dominio che acceca lo sguardo interiore."Se consideri le colpe, Signore, Signore chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: perciò avremo il tuo timore."La voce di un grande filosofoNon c'è libertà laddove non c'è posto per adorare Dio. E la possibilità di adorare Dio non c'è laddove non c'è posto per la coscienza morale, che costituisce il luogo primordiale del dialogo con Dio. Proprio in questo dialogo si realizza la libertà dell'uomo. Colui che non dialoga con Dio, dialoga con il faraone, oppure con la maggioranza parlamentare, che talvolta presumono di poter decidere del bene e del male, del vero e del falso.Stanislaw Grygiel Santa Teresa di Gesù (d'Avila) Vergine e dottore della Chiesa  Avila, Spagna, 1515 - Alba de Tormes, 15 ottobre 1582         Nata nel 1515, fu donna di eccezionali talenti di mente e di cuore. Fuggendo da casa, entrò a vent'anni nel Carmelo di Avila, in Spagna. Faticò prima di arrivare a quella che lei chiama la sua «conversione», a 39 anni. Ma l'incontro con alcuni direttori spirituali la lanciò a grandi passi verso la perfezione. Nel Carmelo concepì e attuò la riforma che prese il suo nome. Unì alla più alta contemplazione un'intensa attività come riformatrice dell'Ordine carmelitano. Dopo il monastero di San Giuseppe in Avila, con l'autorizzazione del generale dell'Ordine si dedicò ad altre fondazioni e poté estendere la riforma anche al ramo maschile. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Concilio di Trento, contribuì al rinnovamento dell'intera comunità ecclesiale. Morì a Alba de Tormes (Salamanca) nel 1582. Beatificata nel 1614, venne canonizzata nel 1622. Paolo VI, nel 1970, la proclamò Dottore della Chiesa. (Avvenire)