Creato da allegra.desantis il 28/12/2010

..tra terra ed acqua

riflessioni nel tempo

 

 

riflettendo...

Post n°12 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da allegra.desantis

 
 
 

Ci vuole coraggio

Post n°11 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da allegra.desantis

Ci vuole coraggio,

ma per amare, ce ne vuole molto di più:

soprattutto se non si è più ragazzi.

Incontri una persona,

e quell’intesa, quell’attrazione

fa smuovere tutto il tuo universo.

Ci vuole coraggio.

Un coraggio da leone

per guardare avanti

senza voltarsi indietro.

Un coraggio pazzesco

nel riprendere la propria vita con fiducia.

Ma ci vuole

il coraggio di avere paura.

Paura che possa finire,

paura del legame,

paura dell’abbandono.

Ci vuole coraggio.

Per affrontare

la paura di restare ferito, deluso, solo.

Ci vuole coraggio

per aprire le braccia all’amore...

Perché è più facile startene li,

con le braccia serrate:

nulla ti sconvolge,

nulla si sciupa, se non hai aspettative.

Io oggi ho paura.

Paura di risentire quell’attaccamento

che ha preceduto la perdita,

il senso di abbandono.

Ci vuole molto coraggio

per affrontare la paura di innamorarsi.

Eh si! Ci vuole coraggio!

 

 
 
 

Lentamente muore (A morte devagar)

Post n°8 pubblicato il 09 Novembre 2011 da allegra.desantis

 

banner - donna - particolare volto

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e chi non cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno.

Lentamente muore chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità“.

Martha Medeiros

 

 
 
 

STALKING

Post n°7 pubblicato il 04 Luglio 2011 da allegra.desantis

StalkingStalking

Io, oggetto di stalking da parte di un nik... 

Sono rammaricata, in quanto non avvezza a tale paranoia... (da tenere presente che non ho mai avuto contatti con tale personaggio... o è proprio questo il problema? ...mmmhhh...)

...come sempre dichiarato e confermato anche dal vissuto, per me questo “luogo” è un momento ludico, per cui, male accetto e “sopporto” attacchi di tal genere.

Anche volendo soprassedere alle varie meschine provocazioni, ritengo non sia corretto il suo non rapportarsi agli altri: offensivo, deridente, gretto.

Nel corso delle sue invettive nei miei confronti, (non sono la prima, né penso che sarò l’ultima) ho notato sempre un riferimento di interesse personale nei suoi confronti: ha un troppo alto senso di sè! Troppo cieco per riuscire a vedere che l’autocelebrazione non fà di certo grande l’uomo, anzi, lo rende piccino!

Certo, è la chat che ha creato il personaggio: molto probabilmente, uscendo dal virtuale potremmo trovare una tutt’altra persona (non so perchè ma lo immagino somigliante ad un botolo umano, avvezzo a spiare da dietro il balcone il passaggio della prossima pseudo-vittima da riempire di insulti in quanto inavvicinabile). 

Però, ho notato nelle parole di alcuni, una certa giustificazione del suo operato: bhè, è questo che mi ha piuttosto deluso.

Non si può giustificare asserendo che recita il suo ruolo: dietro ogni nik, c’è una persona. Ed a nessuno è “concesso” il diritto di offendere!

Anche se in un mondo virtuale, l’agressione verbale è sempre da biasimare, non da giustificare: foss’anche lo scemo del villaggio! Se poi, in nome della tolleranza, giustifichiamo tali comportamenti, non meravigliamoci, poi, del trasferimento di tali idiosincrasie nella vita reale.

infine....  

Invitata ad andare a vendere lumini al cimitero, esorto il latore di tale invito a riflettere, sempre che il suo pseudo-ego non abbia, ormai, ottenebrato quel pò di lume della ragione che il Padreterno ha donato a tutti noi, che nel caso non avessi la mia adorata professione, non esiterei ad andarci, anche perchè, per quanto possa essere definito umile, è pur sempre un onesto lavoro... 

...e stiamo sempre sotto il cielo!

allegra.desantis

 
 
 

La volpe e l'uva

Post n°6 pubblicato il 04 Luglio 2011 da allegra.desantis

la volpe e l'uva

 
 
 

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