Gli Allegri Beduini

Cinema o fiction


A qualcuno viene il dubbio, è una distinzione da intellettualoide sinistroide chic o è una realtà?In effetti la differenza c’è; la fiction è un qualcosa di addomesticato per dare ciò che piace al grande pubblico: le lacrime, il dramma e il dover attivare poco più di qualche neurotrasmissione per capire.Un “tragico” esempio di tale attitudine è la fiction su Sant’Agostino che non ha altro che demolito (per la gioia di Appalosa) il santo ma ha anche demolito il grande pensatore.In effetti la fiction (non film) ha trattato per ¾ l’Agostino pagano, personaggio scarsamente interessante se non paragonato al pensatore e al santo; ma alla massa piace vedere gli intrighi di corte, gli amori e l’uomo che scambia la coscienza con il successo.Del resto della storia, oltre all’interpretazione di Franco Nero… che è Franco Nero, ben poco rimane se non la celebre frase di S. Agostino: “ama e fa ciò che vuoi”; l’addomesticamento è tale che nella fiction la schiava amante di S. Agostino nonostante essere innamorata e non avere altre alternative, essendo schiava e donna, in un rigurgito di dramma da operetta fugge per sempre dal suo amato Agostino…. peccato che la Storia, quella con la “s” maiuscola, ci dice che fu cacciata dalla madre per favorire, probabilmente, un matrimonio altolocato al figlio… ma non faceva così fiction.Sempre sul tema mi capitò, qualche sera fa, su un canale Rai un film trucio, ma trucio davvero, con parolacce ogni mezzo secondo.Dovetti cambiare nonostante essere mia abitudine censurare poco ciò che vedono le mie figlie. Il film mi incuriosì, così lo ritrovai ed era il film “i fatti della Banda della Magliana” di Daniele Costantini.Precedentemente avevo visto Romanzo Criminale, tutto sommato non era un cattivo film, ma con il film di Costantini non c’era paragone.La tecnica narrativa era pressoché geniale, gli attori erano “veri” e truci come una certa malavita romana e non i soliti belli (anche se bravi) di turno, la consecutio narrativa era coerente eliminando tutte gli aspetti “passionali” che erano troppo “fiction” parlando solo degli aspetti reali, di cronaca e di politica.Bravo Daniele Costantini, bell’esempio di creatività.UDM