Gli Allegri Beduini

Prima stella della sera


Bianca come il latte raccolgo le tue gocce nel nero calice delle mie pupille impreziosendo il mio sguardoLa tua bellezza mi annienta in un esercizio di umiltà grato a DioTu sei luce pura che corre nello spazioTu sei Venere…la prima stella della sera, che si staglia su un cielo blu cobaltodevi darti da fare per farti notare al tramonto.Tu sei l’astro che principia la danza della volta stellata.Tu sei luce per viandanti, conforto per i miseri che vedono sparire, seppur per una notte, la luce dal mondo.Tu sei un piccolo punto di argento liquido che racchiude la proiezione di un portale d’avorioprotetto da delle rune, con batacchi di cristallo che una volta suonati si frantumanosperando di convincere il Guardiano d’Ebano ad aprire.Oltre la porta un giardino di sensuali fragole rosso sangue e di spine; se ti ferisci potresti non accorgertene.Al centro del giardino un obelisco di granito, come un gigantesco lingam mi fa accorgere che tutto si posasul tuo ventre… anche il calice, pieno di latte è un invito bere a sazietà dal tuo ombelico.Mi imprigioni tra il delicato e acerbo erotismo dell’altalena e la sinuosità della tua perfezionePoi smagli la mia anima in una sottile tela di ragno e te la leghi ai fianchiPrima che possa abbeverarmi tu ti alzi e io ricado giù… giù… sul fango della vita vicino a casa.UDM