Allegria

G.R.


…Era una giornata d’autunno, una come tante altre, un autunno finalmente degno del suo nome….la capitale era incantevole, lo è sempre stata, ma quel giorno pareva più splendida del solito…girò per negozi, vide tante cose belle ma costose: l’euro non perdona proprio…però era felice, forse era felice, pensava alla sua vita, non male: certo avrebbe preferito vivere in una casa sua, ma anche li in fondo si stava bene e poi la cosa importante era aver accanto l’uomo della sua vita…chissa tra quanto l’avrebbe rivisto….prese il treno, il solito, quello che sempre la riportava in periferia…”mi starà pensando ?... Chissà, magari pur se lontano dalla terra ferma un pensiero per me l’avrà…”..arrivò la sua fermata, era sera, la stazione deserta….Lui era li,assetato chissà di cosa, spinto chissà da cosa, con un cattivo pensiero per la testa, straniero in un Paese amico…straniero come tanti suoi connazionali integrati….Lei si avvio verso casa, Lui ne blocco il passo, la costrinse a seguirlo, la portò in quella baracca….”…dove sei amor’mio, son giunta fino a 47 anni e guarda che fine mi stà toccando ora…dove sei amor’ mio, dove s……….Giovanna Reggiani non parla più, non cammina più, non torna più a casa dal centro della capitale…è sdraiata in un letto che lotta forse inutilmente….chissa se pensa ancora, magari se lo sta facendo i suoi pensieri saran tutti per il suo uomo che era laggiù, in mezzo al mar’….ma ora forse,lo vede da lassù!.Uscar