Moleskine in tasca

Due pesci mi nuotano il cervello


Mi chiami quando ti senti soloo sei ubriaco o fatto di poesiao tutte e tre le cose insieme, quando non riconosci le impronte  che lasci sulle tue parole. E io ci sono sempre, perchéil mio amore è cresciuto al freddocoi mandarinil'ho raccolto nell'ortoe candito sulla mensola alta della credenzadove dimentico ritagli di giornalee pensieri indecenti che restano pensieri anche dopo la mezzanotteanche dopo che ti ho spogliato dei tuoi enigmi e sfogliato come un libro ignorando le pieghe delle pagine.E quando mi hai preso per mano ti ho bruciato le unghiee poi ti ho succhiato le ditalentamente... ad una ad una ad una...perché ti ricordassi di quando stavamo appoggiati con la schiena alle piramidiperché ti ricordassi di quei giorniche hanno divaricato l'ansia di appartenercie nella torsione delle nostre ombre non c'era spazio per nessuno.Ho interpretato tutti i segnianche i fondi del caffèascoltando musica celtica nel pomeriggio.E a proposito di segni  due pesci mi nuotano il cervellocontrocorrente... muti muti muti...per farmi sentire un po' più sola di primaper farmi capire che non sono poi così specialeneppure adesso che ti ricompongo in pezzitogliendoti piano la pelle per non svegliarti e ti appoggio il mio nome sulla lingua incerta come sono tra lo spegnere la luce o lasciarti andare.*