VerdeOro al Tramonto

Neruda


 
(foto di Henry Cartier-Bresson)È come una marea, quando lei inchioda su di me i suoi occhi luttuosi, quando sento il suo corpo di creta bianca e mobile stirarsi e palpitare accanto al mio, è come una marea, quando lei è al mio fianco. Ho visto, disteso davanti ai mari del Sud, travolgersi le acque e distendersi incontenibilmente, fatalmente nelle mattine e verso sera. Acqua delle risacche sulle vecchie impronte, sulle vecchie tracce, sulle cose vecchie, acqua che continua ad avanzare sulle spiagge come una mano audace sotto un vestito, acqua che penetra tra gli scogli, acqua che si schianta sui promontori, acqua implacabile come i vendicatori e come gli assassini silenziosa, acqua delle notti sinistre sotto i mobili come una vena aperta, come il cuore del mare in una irradiazione tremante e mostruosa. È qualcosa che mi rapisce da dentro e mi cresce immensamente vicino, quando lei è al mio fianco, è come una marea che s'infrange nei suoi occhi e bacia la sua bocca, i suoi seni e le sue mani. Tenerezza di dolore, e dolore d'impossibile, ala dei desideri terribili, che si agita nella notte della mia carne e della sua con una forza acuta di frecce nel cielo. Una sorta di fuga immensa, che non passa, che graffia dentro, qualcosa che contro tutto cozza, contro tutto, come i prigionieri contro le pareti della cella! Lei, scolpita nel cuore della notte dall'inquietudine dei miei occhi allucinati: lei, intagliata nei tronchi degli alberi del bosco dai coltelli delle mie mani, lei, il suo piacere insieme al mio, lei, i suoi occhi luttuosi, lei, il suo cuore, farfalla insanguinata che con le due antenne dell'istinto mi ha toccato! Non le può bastare questo stretto altipiano della mia vita! È come un vento scatenato! Se le mie parole inchiodano appena come aghi dovrebbero squarciare come spade o aratri! È come una marea che mi travolge e mi piega, è come una marea, quando lei è al mio fianco!