Mirrors and thoughts

Post N° 344


... so goodnight moon...Mai tag è stato più adatto a descrivermi in questo momento, ma la partenza, voi lo sapete, non racchiude nella sua sfera semiotica solo il senso dell'inizio di un viaggio. C'è una scena in Alice che mi ha affascinato fin da piccola: quella in cui lei deve passare per porte troppo piccole o troppo grandi per le sue dimensioni e si dispera. E' così che va avanti la nostra stessa vita: sempre di fronte a porte o portoni, sempre a chiederci se avremo davvero il coraggio di aprire quella giusta e se ne saremo in grado, sempre a domandarci cosa ci attende dall'altro lato e se ne sarà valsa la pena. Io ho aperto questa porta quattro anni fa, l'ho fatto dopo averne aperta una più grande ma sbagliata. Adesso che è trascorso tanto tempo, riesco a intravedere cosa c'è dall'altro lato della serratura attraverso la quale troppo spesso ho sbirciato impaziente. E anche se è un'immagine ancora sfocata, è emozionante come non avrei mai pensato. E' la mia laurea. Ha il colore del rosso perché ci ho messo tutta la passione che potevo in questa tesi. Ha il colore del giallo perché non potevo distaccarmi dal Giappone e dimenticare l'affascinazione e l'affabulazione che questo Paese ha significato e ancora significa per me. Ha il colore del blu perché la notte mi ha aiutata spesso prima degli esami, quando tra un lavoro e l'altro dovevo prepararmi il caffè e tenermi sveglia davanti a libri spesso inutili e già dimenticati e intanto desideravo guardarmi un classico in tv. Ma soprattutto ha il colore dei miei occhi, che si sono entusiasmati alla prima lezione di cinema, che da allora si sono fermati davanti a tanti film e si sono sorpresi davanti a quelli che ho scelto. A dopo il 24,Ally