Mirrors and thoughts

Post N° 346


I fantastici (?) quattro!Ci si aspettava un episodio pieno di combattimenti all'ultima ragnatela, una storia in cui il bene si confronta con ben tre personificazioni del male, un racconto dell'eroe che ri-torna per salvare, grazie all'aiuto di nuovi e più entusiasmanti poteri, il mondo dalle grinfie dei cattivi. Invece, niente di tutto questo. Delusione e perfino un po' d'amarezza. Nel cuore più che negli occhi. Perché se a sgranarci la vista sono gli effetti speciali stratosferici, le immagini mastodontiche che montano sul grande schermo con tutta quanta la loro pre-potenza visiva, a farcela abbassare con grande e giustificato dissenso sono le battutine chiaramente plasmate su un target giovanilistico, i lembi di una love story che tocca i toni della commedia romantica strappalacrime, le insistenze su un'iconografia che certo Raimi non aveva bisogno di sbandierare tanto vistosamente. Fortuna (?) che, oltre quell'impanatura da cotoletta che ricopre il corpo di un Hulk incattivito ci sia una storia umana che muove quasi a pietà lo spettatore più sensibile, che dietro il veleno nero che s'impossessa carne e anima del fotografo Edd ci siano le aspettative di un fallito che ha provato invano con la furbizia un'escalation sociale malriuscita, che dietro la macchina del tempo e della vendetta dell'amico-nemico di Parker ci sia il perdono fraterno e l'immolazione alla causa dell'amicizia. Cosa manca insomma al supereroe che qui si ritrova nei panni di un Hitch smaliziato e che si rispecchia nel lato oscuro di un'identità che non gli appartiene? Niente. O forse tutto quello che avremmo voluto vedere ripreso da un regista che talvolta sa ancora rivelarci la bravura già dimostrata con le sue prime opere (horror) e che forse sta venendo riscucchiato dal vortice degli effettismi e della disumanizzazione da videogame che proprio non ci vanno a genio.