Mirrors and thoughts

Post N° 359


(Il mio) Incipitario
Non ho letto molti libri, non ancora e comunque ce ne sono così tanti che vorrei leggere che credo non mi basterebbero tre vite per leggerli tutti quanti. Ho letto un quarto di quelli che avrei voluto e che ancora desidero leggere. Di quelli che ho nella mia libreria ce ne sono alcuni a cui sono legata perché ognuno mi ha in-segnato qualcosa. Kafka perché ricordo ancora che, quando l'ho finito, sono rimasta stesa sul letto a guardare il soffitto e farmi (troppe) domande sui cambiamenti, sui passaggi. Wilde perché con la sua arte per l'arte, per quanto intrisa di snobismo acuto, è stato uno scrittore raffinato e astuto. Pirandello perché di lui ho letto quasi tutte le opere e credo che sia uno dei migliori scrittori italiani. Suskind perché la sua capacità descrittiva mi ha affascinata. Dick perché ha inventato la fantascienza e ho scoperto che non è un genere di nicchia."Quando Gregor Samsa si svegliò un mattino da sogni inquieti, si trovò trasformato, nel proprio letto, in un immenso insetto. Giaceva sulla schiena corazzata e dura, e, se alzava un tantino la testa, si vedeva la pancia marrone, convessa, divisa da ricurve nervature. La coperta del letto, pronta a scivolare giù, era trattenuta appena in cima. Le sue molte zampe, pietosamente sottili in rapporto alla sua solita mole, gli tremolavano inermi davanti agli occhi. - Che cosa mi è successo?"La metamorfosi, Franz Kafka"Lo studio era pieno dell'intenso odore delle rose e, quando il dolce vento d'estate serpeggiava fra gli alberi del giardino, per la porta aperta entrava la pesante fragranza dei lillà o il profumo più sottile dei rovi in fiore. Dall'angolo del divano ricoperto di tappeti persiani, sul quale giaceva, fumando, com'era sua abitudine, innumerevoli sigarette, Lord Henry Wotton poteva appena afferrare il barlume giallo miele dei dolci fiori di un citiso, i cui tremuli rami pareva che non ce la facessero a sopportare il peso di una bellezza così fiammeggiante; e, a tratti, fantastiche ombre di uccelli svolazzavano attraverso le lunghe tende di seta tussorina tirate davanti all'immensa finestra, producendo una specie di momentaneo effetto giapponese e facendogli pensare a quei pallidi pittori di Tokyo dal viso di giada, i quali, mediante un'arte che è per necessità immobile, cercano di suggerire il senso della rapidità e del movimento."Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde"Che fai? - mia moglie mi domandò vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio. - Niente, - le risposi, mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino. Mia moglie sorrise e disse: - Credevo ti guardassi da che parte ti pende. Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda: - Mi pende? A me? Il naso? E mia moglie, placidamente: - Ma sì, caro. Guardatelo bene: ti pende verso destra."Uno, nessuno e centomila, Luigi Pirandello"Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean Baptiste Grenouille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, ecc., oggi è caduto nell'oblio, non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori."Il profumo, Patrick Suskind"Alle tre e trenta della notte del 5 giugno 1992, il miglior telepate del Sistema Solare scomparve dalla mappa situata negli uffici della Runciter Associates a New York City. Ciò diede inizio allo squillo dei videotelefoni. L'organizzazione di Runciter aveva perso le tracce di troppi psi appartenenti al gruppo di Hollis negli ultimi due mesi; quell'ultima sparizione era la goccia finale. "Signor Runciter? Dolente di disturbarla." Il tecnico incaricato del turno notturno alla sala delle mappe tossicchiò nervosamente, mentre la massiccia testa scompigliata di Glen Runciter si sollevava a riempire il videoschermo."Ubik, Philip K. Dick