Mirrors and thoughts

Post N° 374


E volo. I pensieri mi ritraggono sù, dove adesso non si può. Come guardare un nuvolismo invasivo dal finestrino di un aereo senza poter far nulla se non immaginarne il con-tatto. E penso. Vorrei una passeggiata in un verde incontaminato. Verde bosco. Fortissimi profumi d'incenso che ricordo della mia città. Tra vicoli affollati e odore di castagne e il caldo delle sfogliate. E sono paranoica. Cerco. Trovo. Corro. Non sarebbe da me fermarmi eppure lo voglio. Una pausa dalla noia. Poter scrivere senza i limiti di un giornalismo rincorso. E affanno. Perché qui attendo. E attendo ancora. E aspetto. Sì, m'aspetto una risposta. Fortuna che qualcosa s'ha da fare. Fortuna che faccio. Più che altro, tuttavia, sono sempre io. Io sono i miei sogni. Nella valigia di cartone riciclato, chiusa da cordicelle vecchie e strette. E volo.