Mirrors and thoughts

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SATURNO VERSOHo sempre adorato le altalene da quand'ero piccola. Ne avevamo una bianca e azzurra sul balcone lungo della nostra prima casa. Quando guardo le foto di quella bambina con gli occhi tirati e la frangia dritta dritta sento una tenerezza immane. E' un ricordo della mia infanzia che mi fa sempre sorridere. Così quando vedo un parco con un'altalena, mi si riempie il cuore di una serenità più che rara. E aspetto, come quella bambina, che i bambini che ci sono sopra finiscano per salirci. Mi piace la sensazione dell'abbandono mai totale, ma di un istinto che può essere gestito quando voglio. Perché so che se non mi lancio io, la velocità diminuirà e scenderò e tornerò verso il punto di partenza anziché salire e allontanarmi più che posso. Nella mia vita mi sono sempre comportata così: ho agito col senno di poi, ma sempre senza nessun calcolo. Ho reagito invece d'istinto e con l'emotività che m'appartiene e vorrei limare. Giusto un po'. Però di una cosa sono sempre stata certa: la forza che può darmi chi amo e chi mi ama non ha confini. In questi giorni che sono tornata a Napoli ne ho avuto la dimostrazione. Le mie sorelle e la mia famiglia coi loro abbracci e i loro cuori pieni d'amore mi hanno addolcito l'anima. F. mi ha detto sorridendomi che ogni volta che mi vede capisce quanto le manco. E io so che era sincera. Le mie amiche, quelle di una vita e quelle che ho avuto la fortuna di conoscere da poco, mi danno energia e mi ricordano che posso andare avanti continuando a guardare quello che punta il dito piuttosto che il dito stesso. Apro gli occhi allora. Grazie al loro sorriso. E con il mio, nuovo.