il pensiero di una me intenerita da un video che mi riporta all'adolescenza, quando non sapevo dove andare, quando camminavo a testa bassa perché mi vergognava incrociare sguardi, quando ero timida e spontanea, quando i sogni erano i fili spinati della mia razionalità. E adesso il contesto mi ha per-formata e mi ha cambiata: conosco la mia direzione ed è proprio questo il grosso guaio, passeggio mentre le braccia ondeggiano nell'aria e la testa s'alza verso il cielo e verso qualunque dove per sorprendersi, sono meno timida ma sempre sincera e i miei sogni sono avvolti dal cellophan della rabbia per chi non ha rispetto, dei limiti che voglio superare e delle macchie d'unto che continuano a sporcare le ambizioni riposte dentro già da troppo tempo.
E' tutto un attimo
il pensiero di una me intenerita da un video che mi riporta all'adolescenza, quando non sapevo dove andare, quando camminavo a testa bassa perché mi vergognava incrociare sguardi, quando ero timida e spontanea, quando i sogni erano i fili spinati della mia razionalità. E adesso il contesto mi ha per-formata e mi ha cambiata: conosco la mia direzione ed è proprio questo il grosso guaio, passeggio mentre le braccia ondeggiano nell'aria e la testa s'alza verso il cielo e verso qualunque dove per sorprendersi, sono meno timida ma sempre sincera e i miei sogni sono avvolti dal cellophan della rabbia per chi non ha rispetto, dei limiti che voglio superare e delle macchie d'unto che continuano a sporcare le ambizioni riposte dentro già da troppo tempo.