Mirrors and thoughts

Più menomale meno magari


 
  E' come quandola mattina ricordi quello che hai sognato, ma analizzi il sogno e non ci trovi niente di così esilarante. La riflessione ti delude perché speravi che almeno il signor Morfeo riuscisse a tirar fuori quella fantasia che ti manca. E invece eccolo il nume della ragione e della conoscenza, capace di sgusciare una perla che doveva restare nella sua carta da regalo con gli sbrilluccichini. E' come quando entri in un bar affollato di uomini, dici buongiorno ma solo al barista che ti conosce perché sai già che gli altri non ti risponderanno e tra quegli uomini senti una voce di donna. Allora pensi di essere giunta al punto in cui senti le vocine, cosa che tuttavia non ti dispiace affatto. Soccomberebbe a quella mancanza di fantasia. Eppure non ti facevi così raziocinante... Poi quella voce femminile sbuca fuori dal bancone e ti fa un complimento sincero sul tuo sorriso del mattino. Tu non ti eri accorto di avercelo quel sorriso, intanto era lì, dove doveva essere. E' come quandoti arrabbi nel comprendere la metafora dell'istruzione nella nazione in cui sei nato e vivi: in biblioteca non puoi studiare perché non è permesso introdurre libri personali, cerchi un'aula studia che in un'intera Facoltà di Lettere non esiste, quei pochi banchetti che riempiono i corridoi sono già occupati e quindi decidi di metterti a studiare in quell'angoletto di quell'aula vuota, ma poi qualcuno ti dice che devi andare via perché nelle aule non si può studiare. Già: nelle aule si può solo insegnare. Imparare non è dato! E' come quandoti ricordi quant'è bello chiacchierare con una tua amica, aprirti a lei naturalmente, confidarle i tuoi pensieri e ascoltare i suoi. Capire che la solitudine della normalità è lontana anni luce dai tuoi sentimenti. E le coccole di un caffè e di un cioccolatino ti navigheranno nel cuore per tutto il resto della giornata. E' come quandosogni di essere felice, e lo sei.