AltaLuna

Non so, sembra che tu decanti con questa splendida poesia un amplesso onirico. ^^

Consuma il fuoco respiri di parole, un muro invisibile mi separa dal tempo. Le mani contro il vetro. E avvicino il viso, poggio la fronte, premo; è elastico. Lo assaggio con la lingua, l'invisibile è freddo, liscio e non ha sapore. Spingo più forte, le sottili cornici di legno vibrano in lamento; la finestra è vecchia, il mondo fuori non lo so. Pezzi di vernice si staccano, cadono. Continuo a premere, sempre più forte... Adesso lo sforzo echeggia nel collo, una linea di sudore mi vena la gola, goccia di sangue controcorrente, trasparenza contro rosso, salato contro dolce. Mi devo fermare. Non posso andare oltre, fuori è pericoloso, si corre il rischio di non rientrare più. Allontano la testa, le mani; il mio è un riflesso segnato di rami, confuso nella nebbia; il fuoco continua a parlare, impassibile, brucia fino alla fine; io invece posso andare oltre; ma ormai è tardi, spengo il lume e tutto sparisce...è mai esistito? Solo il respiro del fuoco, a ricoprirsi sempre più delle proprie ceneri. Un altro giorno... forse domani.

Niente... pero almeno protestare a voce... è uno sfogo. ^__^

si...ma anche questa è accettazione...cos'altro possiamo fare?

...grazie, ma sono solo una stella...in buona compagnia :)

forse...ma a volte sono molti i venti a soffiare..lasciarsi andare è allora una necessità...mi hanno portato, più volte, alle tue spiagge...Urlava, forse, quel vento...?..

Ma è triste! E quando la fine arriva... dipende, se è prematura secca sempre un tantino!

..son passata a riportarti ..il vento.. lo stesso che tu mi hai lasciato .. un tempo... ..Ricordi..?

Il cielo rispende della tua poesia...ciao Lorè

...forse l'accettazione più difficile è proprio la comprensione...