La nostra redazione aveva avuto subito l'impressione di un certa dissonanza nell'idea di mettere la scritta in arabo per spiegare chi fosse Mastrogiacomo, ma adesso, dopo aver avuto la conferma da altre fonti, lo possiamo dire chiaramente: è un errore.
Non è un errore dal punto di vista grammaticale, non è un errore comunicativo. E' un errore grande come una casa, imperdonabile, razzista, frutto dei luoghi comuni e dell'ignoranza di tutti quei media italiani che si pongono come controparte socialdemocratica.I Taliban sono afghani, al massimo pakistani, se conoscono l'arabo, conoscono l'arabo antico del Corano, non quello moderno. I Taliban di solito sono di etnia pasthun e non parlano l'arabo. Se fossero pakistani, per assurdo, parlerebbero l'Urdu, lingua propria del Paese musulmano, nato dalla scissione con l'India all'indomani dell'indipendenza dalla Gran Bretagna.E allora che significa questo errore? Vuol dire che tutti gli arabi sono terroristi, che chi è musulmano è arabo, che un marocchino o un afghano parlano la stessa lingua. Almeno questo (e tanti altri luoghi comuni) è ciò che pensa Repubblica.Siamo indignati.Il Direttore
