"Vivere una vita priva di passioni ma colta, nella serenità delle idee, leggendo, sognando… e pensando di scrivere. Una vita sufficientemente lenta per rimanere sempre ai margini del tedio, sufficientemente mediata per non imbattersi mai in esso. Vivere questa vita lontano dalle emozioni e dai pensieri … viverla solo nel pensiero delle emozioni e nell’emozione dei pensieri. Crogiolarsi al sole beatamente…come un lago oscuro circondato di fiori. Mantenere nell’ombra quella nobile freschezza dell’individualità che consiste nel non insistere per nulla con la vita. Essere nel volteggiare dei mondi dell’universo come il pulviscolo floreale che un vento sconosciuto solleva nella brezza della sera, e il torpore dell’imbrunire lascia posare in un luogo a caso, indistinto tra cose maggiori. Essere questo con una conoscenza sicura … né allegra né triste, grato al sole per il suo brillìo …e alle stelle per la loro lontananza. Non essere di più, non avere di più, non volere di più… La musica del mendicante affamato, la canzone del cieco, la reliquia del pellegrino sconosciuto… I passi senza meta nel deserto del cammello privo di gobbe… …nel triste disordine delle mie emozioni confuse." >Fernando Pessoa<
CRONOLOGIA
"Vivere una vita priva di passioni ma colta, nella serenità delle idee, leggendo, sognando… e pensando di scrivere. Una vita sufficientemente lenta per rimanere sempre ai margini del tedio, sufficientemente mediata per non imbattersi mai in esso. Vivere questa vita lontano dalle emozioni e dai pensieri … viverla solo nel pensiero delle emozioni e nell’emozione dei pensieri. Crogiolarsi al sole beatamente…come un lago oscuro circondato di fiori. Mantenere nell’ombra quella nobile freschezza dell’individualità che consiste nel non insistere per nulla con la vita. Essere nel volteggiare dei mondi dell’universo come il pulviscolo floreale che un vento sconosciuto solleva nella brezza della sera, e il torpore dell’imbrunire lascia posare in un luogo a caso, indistinto tra cose maggiori. Essere questo con una conoscenza sicura … né allegra né triste, grato al sole per il suo brillìo …e alle stelle per la loro lontananza. Non essere di più, non avere di più, non volere di più… La musica del mendicante affamato, la canzone del cieco, la reliquia del pellegrino sconosciuto… I passi senza meta nel deserto del cammello privo di gobbe… …nel triste disordine delle mie emozioni confuse." >Fernando Pessoa<