Salomé, Salomé, danza per il mio piacere. Io ti prego di danzare per me. Io sono triste questa sera. Si, io sono assai triste questa sera. Quando giunsi qui scivolai nel sangue, il quale è un presagio cattivo; e intesi nell'aria un battere d'ali, un battere d'ali gigantesche. Io non so dire che cosa ciò possa significare... Io son triste questa sera. Dunque danza per me. Danza per il mio piacere, Salomé, ti supplico. - Se danzi per me puoi chiedermi ciò che tu vuoi, e io te lo darò. Sì, danza per il mio piacere, Salomé, e quella cosa che tu mi chiederai io te la darò, fosse pur essa la metá del mio regno.
(Oscar Wilde)
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E mi accorgo che le favole finiscono.
Passeggio sola.
Piano piano l'umidità si fa densa e mi bagna gli occhi.
Ultimamente nutro una sana indifferenza verso qualsiasi rapporto umano. Mi scanso dalle parole inutili senza aggressività. Mi limito al silenzio. C'è chi definirebbe il tutto come "comportamento sociopatico". Odio i fenomeni di ipersocializzazione. Ho imparato che gli ostacoli vanno aggirati. Il mio viso è troppo carino per essere deturpato. I fior di loto danno uno spettacolo bellissimo. Sono sola e ogni tanto il mio pensiero volge a te.
Sorrido.
M'incammino verso casa.
(.)
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