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31 Dicembre '99


Ore 22 e 15, Beaubourg, Parigi.6052…6051…6050…6049.Il display elettronico procede a ritmo regolare nel suo conto alla rovescia. Una folla di curiosi segue quasi in trance lo scorrere dei secondi. Solo due bambini, incuranti, giocano a rincorrersi facendo uno slalom tra la gente. Una coppia si bacia a occhi chiusi. Davanti a loro l’edificio, un agglomerato di vetro, tubi e scale mobili, illuminato a giorno. Una fitta nebbia tutt’intorno.Ore 22 e 30,  Central Park, New York.Siamo in  duecentocinquantamila, intirizziti ed ubriachi. Davanti a noi ondeggia un palco enorme da cui proviene un baccano d’inferno. Lou Reed, Sting e Alanis Morissette cantano e suonano insieme un gospel. Un gospel! La folla vibra e scricchiola come un fiume di parole. Giù sul prato qualcuno si è assopito e viene portato via dal servizio d’ordine. Migliaia di lattine, filtri di cannone, qualche siringa. Cresce il ritmo, cresce. 0re 22 e 45, Piazza Castello, Torino.Un po’ di macchine, il Castello illuminato, i portici tirati a lucido. Da via Po sale un suono di flauti e cornamuse che assomiglia a una promessa. Il fiume è perso nella foschia giallastra.  Bar semivuoti e poca gente per strada, come durante la guerra.Ore 23.  Av. 5 de Mayo, Città del MessicoNella cattedrale la messa volge al termine. Ite, missa est. Una sinfonia di Haendel accompagna i fedeli fino alla spianata enorme del Zocalo. Un muro di taxi e peseros, mendicanti accosciati, ragazzi che si disperdono verso  otto diverse direzioni. Lo sguardo di Ana nella mente di un uomo  che non sa se arriverà vivo fino  a mezzanotte.Ore 23 e 15,  Tangeri, Marocco.La città è deserta. Poche luci sui viali, la casbah è immersa nel buio. Qualche passante indolente indugia sul lungomare guardando verso la Spagna invisibile.  Solo dall’hotel International viene fuori un canto stonato, fuori posto, accompagnato da chitarre, che assomiglia ad una canzone d’amore tradotta in arabo e salmodiata come la litania di un muezzin.Ore 23 e 30. Lungomare di Aci Trezza, Catania.L’isola Lachea s’intuisce, protetta dal faraglione. Quattro barche si staccano dalla riva, seguite da un corteo di motoscafi.Una dozzina di giovani, con le torce in mano, salgono verso l’arco di pietra. Uno dopo l’altro si tuffano in acqua dall’altezza di quindici metri come lucciole cadenti. L’ottavo giovane ancora non sa che sta per morire.Ore 23 e 45,  Isole ComoreUna luna che sembra finta. Palme inclinate che lambiscono il mare.  La spiaggia bianca a fare da specchio.  Riverberi  nell’acqua dai colori indecifrabili.  Due figure abbracciate con impaziente tenerezza . S’intravedono solo i profili dei corpi che si fondono in forme nuove. Una sagoma s’inginocchia davanti all’altra. Paul e Jacob celebrano così vent'anni di felice convivenza.Ore 24.  Ayers Rock, Australia.Silenzio.Non c’è nessuno, sul lato ovest del monolito rosso che violenta la pianura desertica. Nessuno a vivere l’avvio del nuovo millennio. Eppure è tutto così bello che verrebbe voglia di piangere. Writer
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