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Ieri sera...


Ieri notte, andando a spasso per la rete, sono andato sulla pagina  dei blog di Libero. Niente di sorprendente, obietterete. E’ una pagina che ciascuno di noi ha visitato decine e decine di volte, un po’ per curiosità, un po’ ficcare il naso nelle scelte dello staff della community.  Ho dato un’occhiata distratta ai blog del giorno (chiedendomi perché vengono selezionati sempre quelli che parlano di pettegolezzi e temi inessenziali) e poi ho cliccato sui post più commentati, forse mosso da un senso di malcelata invidia. Mi sono imbattuto in un illuminato messaggio che trattava dell’ossessione degli uomini per le proprie prestazioni sessuali (l’autrice lamentava il fatto che gli uomini chiedessero alla partner “se le era piaciuto” fare l’amore dopo l’amplesso), una diatriba sui pacs (tema indubbiamente rilevante, anche se mi sembra stupefacente che ci si possa dividere a favore o contro un’elementare esigenza di civiltà) con commenti  del tipo “i pacs li vogliono i froci e le lesbiche che fanno i capricci” e un dirompente articolo che intimava agli aficionados della musica metal di non entrare nel proprio blog (col risultato che i metallari erano accorsi come un nugolo di mosche  lanciando urla di scherno e disapprovazione). Ho pensato “che idea geniale”! Potrei fare anch’io lo stesso  e dichiarare sgraditi nel mio blog chi scrive sonetti o chi si cimenta nel genere “horror”. Poi, il timore di essere brutalizzato da un esercito di fan del Petrarca o di Stephen King mi ha indotto a desistere.  Ho accarezzato anche l’idea di  lanciare un sondaggio del tipo “Cosa urlate al momento dell’orgasmo?”. Magari con risposte precodificate  del tipo  “Mmmmmmmm”, “MAMMA, CHE BELLO!”, “Amo Leopardi”, “Ti sei ricordata di mettere il diaframma?”, “Cristo, l’acqua della pasta!”, ma ho concluso mestamente che i miei lettori lo avrebbero ritenuto un messaggio O.T. e non in linea con l’impostazione del blog.Ho anche scartato l’ipotesi  di  avviare una rissa telematica con i tifosi del Milan (seguo il calcio distrattamente),  di insultare Babbo Natale come simbolo della mercificazione dei consumi o di proporre una foto intitolata “riconciliazione” in cui Berlusconi e Casini si baciano appassionatamente sulle labbra…  Ho guardato con rancore il monitor del computer, mi sono disconnesso.Era ormai l’una quando ho deciso che sarei rimasto nella mia nicchia abituale e mi sono immerso nella lettura di un buon  romanzo  in cui il protagonista fa il giro del mondo senza connettersi a Internet neanche una volta ;-)Writerhttp://www.writer-racconti.org/