Mediterraneo.Il profilo dell’isola di Santorini. Una mezzaluna vulcanica buttata nel mare color cobalto.Il mito di Atlantide. Colonne d’Ercole.Lo stretto di Gibilterra.Ulisse e l’Atlantico, la fine del mondo.Mostri, dei capricciosi, sirene ammaliatrici, fior di loto, desiderio di perdersi e dimenticare, il dolore del ritorno. Stretto di Hormuz. Mesopotamia, il mito di Gilgamesh, i Sumeri. Saggezza orientale, Averroè, Al-Farabi Abu al Nasr, Ibn Sina detto Avicenna.Culla della civiltà. Da Ur alle autobombe, sei millenni di storiaStretto di Bering.D’inverno, sconfinata pista di ghiaccio frammentata da avallamenti e crepacci.D’estate, braccio di mare che separa l’immensità siberiana da quella dell’Alaska.Porta tra mondi.Passaggio a nordovest. Rotta fantastica che unisce Pacifico e Atlantico attraverso le banchise polari.Spedizioni scomparse, rompighiaccio, baia di Baffin.Iceberg alla deriva.Capo Horn. Onde livide che sbattono le une contro le altre per andare a morire in Antartide. Colonie di pinguini sulle spiagge della Terra del Fuoco protesi verso il mare come un esercito di camerieri in livrea. Celebes, isola a forma di polipo, di tentacolo, a cavallo dell’equatore.Terrazze a gradoni, nubi basse stratificate, verde acquamarina, nero tsunamiMare delle Molucche.L’incendio del tramonto, aria immobile.Barche di lusso, ricordo di cadaveri galleggianti, detriti.Golfo della Carpentaria, stormi compatti di uccelli.Torri di pietra rossa, savana, strade rettilinee, graffi nel deserto di polvere e terra.Caldo.Silenzio.Il mare senza confini, dal verde chiaro al blu notte, seguendo la profondità dei fondali oceanici.Passaggi, vie, rotte, incroci, destini.Fino alla fine del mondo.E ritorno.Writer
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