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Carlo Parlanti


Carlo Parlanti (http://blog.libero.it/carlofree/)  è imprigionato da più di tre anni e mezzo. E’ stato un anno in una prigione tedesca, poi estradato- senza che ne ricorressero i presupposti giuridici- verso gli Stati Uniti.  Il marine Lozano, per parlare di un caso che ha fatto clamore,  che è stato  accusato dell’omicidio di Calipari, non sarà processato perché una corte italiana ha ravvisato un difetto di giurisdizione. Invece, nel caso di Carlo, l’estradizione è stata concessa senza che le autorità italiane ne venissero informate ufficialmente e in violazione degli accordi sui trattati internazionali  tra USA ed Unione Europea che prevedono di fornire le prove a supporto della richiesta di estradizione entro 60 giorni dall'arresto.   Da più di due anni, Parlanti è imprigionato in un carcere americano in California, in un regime di isolamento pressoché completo. Il consolato italiano ha dovuto aspettare qualche settimana per poterlo vedere, l'attuale avvocato americano è in attesa che il permesso venga accordato. Una corte americana l’ha condannato a 9 anni di carcere per un’accusa di violenza carnale che, a giudicare dalle numerosissime contraddizioni e incongruenze in cui è caduta la  parte accusatrice, non è mai avvenuta. Non sono mai stati fatti esami medici sulla presunta vittima dello stupro e la procedura giudiziaria seguita è stata così sommaria e frettolosa da restare sbalorditi.  Questo è il link in cui si raccolgono le principali prove a discarico di Carlo. http://www.carloparlanti.it/difesa.htm, mentre quelle dell’accusa possono essere visionate qui http://www.carloparlanti.it/accusa.htmChiunque può farsi un’idea precisa in merito.Carlo ha manifestato, in questi ultimi mesi, seri problemi di salute: ha contratto in carcere l’epatite c, pur non avendo fatto nessun uso di droga, ha gravi problemi di asma e tubercolosi,  recentemente gli è stata fatta la biopsia per un sospetto tumore. Il 21 ottobre di quest’anno, Carlo manda una lettera  indirizzata a Katia Anedda, la sua fidanzata. Scrive: “Oggi ho continuato a dibattere se scrivere questa lettera tutto il giorno; continuo a preoccuparmi ed ho proprio paura. Poi alla fine ho deciso di farlo perché perlomeno se la ricevi ci aiuterà, anche se solo a senso unico in aggiunta forse mettere le mie paure giù su carta mi darà un poco di forza e poi, di sicuro, posso usare l’oretta di distrazione. Ormai sono 12 giorni che sono incatenato a questo letto ed addirittura tre settimane senza parlarti e senza parlare con nessuno e’ dura Katia. Sto cominciando a piangermi addosso di nuovo per cui e’ meglio che la smetta, ti mandi la lettera, e mi metta a pregare un poco: devo pregare che domani la biopsia abbia un buon risultato e se fosse non finale che mi arrivi tramite Enrica una decisione da te e dal dottore se fare l’intervento o no!". Chi volesse firmare la petizione in favore di Carlo Parlanti, può farlo qui:http://www.petitiononline.com/parlanti/petition.html Chi volesse aiutare concretamente chi si batte per il rilascio di Carlo, può farlo nei seguenti modi: http://www.carloparlanti.it/aiutarci.htmMi pare una storia veramente indegna.Writer