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Prove tecniche di regime


Nel giro di due mesi abbiamo assistito, nell'ordine, a:1. La distruzione e l'incendio di molti campi nomadi per opera di "onesti cittadini" spalleggiati dalla polizia. 2. Un insieme di attacchi razzisti e squadristi a gay, immigrati, targhe commemorative delle stragi naziste, studenti. 3. Provvedimenti che intendono introdurre il reato di "immigrazione clandestina" e l'aggravante per delitti commessi da immigrati irregolari (è palesemente incostituzionale). 4. Il disegno di legge sulle intercettazioni che impedirà di investigare sui reati di corruzione, concussione, falso in bilancio, violenza sessuale, omicidio colposo (anche se commesso in stato di ebrietà), truffa, pedofilia  e di conoscere l'esistenza di comportamenti criminosi. 5. L'emendamento (inserito di nascosto sui provvedimenti sulla sicurezza) che blocca i processi di primo grado per un anno, se la pena prevista è inferiore ai dieci anni. Tutto ciò per salvaguardare Berlusconi dagli esiti del processo Mills. 6. L'uso dell'esercito per gestire situazioni di ordine pubblico (adesso le discariche, domani magari le centrali nucleari). 7. La riproposizione della norma che rende "intoccabili" le prime 4 cariche dello stato (era già stata bocciata 3 anni fa dalla Corte Costituzionale).8. La proposta di prendere le impronte digitali ai bambini “rom”, con il pretesto di   garantire la loro sicurezza, ma avviando in realtà la prima schedatura di massa su base  etnica. Non è un brutto sogno, stiamo assistendo alle prove tecniche di un nuovo regime che cerca di alterare l’equilibrio tra i poteri dello stato, a favore dell’esecutivo, e che considera magistratura e stampa indipendente come avversari da ridurre al silenzio e all’impotenza. Un progetto che assomiglia in modo inquietante al programma della loggia massonica P2 di Licio Gelli e che considera l’investitura popolare come un passepartout per proporre modifiche “di fatto”, ancor prima che formali, alla Costituzione. Ovviamente non si tratta solo di garantire l’immunità al Presidente del Consiglio (anche se questa preoccupazione ha motivato la presentazione del “Lodo Alfano”, della norma “blocca-processi” e della drastica limitazione delle intercettazioni), assistiamo a un tentativo di mutare in modo genetico la nostra democrazia, trasformandola in una democrazia plebiscitaria  che concede poteri privi di un contrappeso adeguato al titolare dell’esecutivo, il quale, per inciso, continua a essere il monopolista dell’informazione televisiva privata e il controllore dell’informazione televisiva pubblica, oltre che proprietario di giornali, settimanali, compagnie assicurative e immobiliari.Gli Italiani seguono sostanzialmente inerti questo processo di trasformazione, una buona parte non considera ciò che avviene un problema, un’altra parte è d’accordo, purché non si mettano le mani nel loro portafoglio (cosa che comunque succede, grazie all’inflazione, l’aumento vertiginoso del prezzo delle materie prime, il taglio dei servizi pubblici, i contratti di lavoro non rinnovati). Se questo clima non ti piace, se lo trovi intollerabile e preoccupante, puoi fare una piccola cosa. Puoi mandare un segno  della tua protesta, sottoscrivendo questo appello-petizione -firmato già da 70.000 persone in pochi giorni-  in difesa della Costituzione   e contro le misure “ad personam” proposte recentemente che è stato scritto da cento costituzionalisti. Non è molto, ma è un segnale. E i segnali sono importanti in questo momento di indifferenza e di ripiegamento.WriterAGGIORNAMENTO:  Le firme sono arrivate a 120.000 nel giro di pochi giorni. firma anche tu per difendere la Costituzione.