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Amnesia


Una pagina tratta dal mio romanzo...
 Giovanni, 54 anni portati su un corpo ormai più grasso che robusto, si sveglia con la sensazione precisa di aver dimenticato qualcosa di importante. Va in bagno, si lava la faccia, si guarda un attimo nello specchio ed è sorpreso dal reticolo di rughe che vede intorno agli occhi. Disegna una trama fitta e ridondante, come una maschera che protegge gli occhi infossati. Prende il rasoio per sbarbarsi, lo depone per afferrare il pennello da barba, lascia il pennello sul ripiano della lavatrice, esce dal bagno con l’intenzione di prepararsi un caffè, si ferma incerto a mezza strada tra il bagno e la cucina, e solo a quel punto batte il palmo della mano contro la fronte. Ha un problema da risolvere con urgenza. *** Monica giace nel letto in una di quelle posizioni innaturali che distinguono i morti dai vivi. Però, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare vedendo la posizione delle braccia contratte lungo i fianchi, le gambe rigide e divaricate, è viva. O almeno così la ricorda Giovanni, anche se tutto il resto rimane confuso e sfumato. Come l’abbia conosciuta e sia arrivata nel suo letto rimane un mistero. E anche cosa hanno fatto insieme, se qualcosa hanno fatto. Adesso però Monica sembra immersa in un torpore pressoché totale e Giovanni ha timore persino di sfiorarla, forse impaurito dall’idea che si alzi di colpo e cacci un urlo di quelli che fanno sobbalzare i vicini e producono un silenzio allarmato in un raggio di trenta metri. *** Poco a poco qualcosa riemerge nel ricordo, come un puzzle che si compone con tessere imperfette che lasciano spazi vuoti nel disegno e lo rendono poco comprensibile. Un bar. Un cocktail azzurro. Sedie alte girevoli disposte intorno a un bancone semicircolare di metallo lucidato. Un po’ di gente che chiacchiera intorno a tavolini circondati da divani così bassi da assomigliare a materassi buttati per terra. Un’insegna blu elettrica che compone le parole “Arab Cafè”. E poi, una zona fiocamente illuminata, una donna di circa quarant’anni dai capelli neri e il corpo snello che sembrava arrivata lì per sbaglio. Monica [...]Writer