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Tu, che dormi...


"Ahi de tì que duermes navegandocomo el pàjaro que duerme con los ojos abiertos"                      Homero Aridjis
Ti guardo mentre dormi all’incrocio delle righe. Il tuo corpo disegna  uno  spazio protetto, racchiuso da coperte  leggere che paiono saldate a te, incollate alle gambe flesse, al busto abbondante, ai fianchi che disegnano una curva regolare. Ti spio mentre dormi respirando piano, cerco di rintracciare in te i segni  consueti, ma non posso fare a meno di saperti altrove, immersa in un mondo a me precluso, abitato da  sogni che ti conducono dove non posso raggiungerti. Ti vedo mentre navighi verso mari aperti, nave  che abbandona gli spazi conosciuti e si dirige verso terre ignote, le vele gonfie di vento e la direzione segnata a dispetto delle onde e delle tempeste, verso ovest, sempre più lontano. Ti contemplo mentre  i tuoi occhi socchiusi sembrano muoversi rapidamente al ritmo di immagini  che  affollano la tua mente, un ricordo, un’associazione labile, un desiderio che si perde al momento del risveglio.Forse sei approdata in un luogo distante, una grande baia   circondata da grattacieli e colline colme di abitazioni strette una sull’altra, oppure doni le tue vesti a persone incredule per un  bisogno di altruismo che altri prenderanno per follia. Forse mi incontri fugacemente nei tuoi sogni, mi assegni un ruolo da comparsa nella folla che ti attornia, ti desidera per sé, vorrebbe stringerti, carpire il segreto  che anima le tue navigazioni notturne.  Forse sei immersa in universi sottomarini e ti muovi ignara della gravità  sfiorando concrezioni di corallo, pesci multicolori, cavità oscure e creature troppo bizzarre per  essere descritte. O forse segui solo i residui del giorno, l’estensione amorfa  che ci circonda: la casa, il tragitto verso il lavoro,  gli amici, il mercato e unisci  questi frammenti quotidiani  attraverso la tessitura dei sogni, quello spazio  di ripetizioni ellittiche, di significati monchi, di colori scordati. Ti guardo mentre dormi all’incrocio delle parole. Ti guardo e   spio le tue labbra,  il tuo respiro, i tuoi capelli che si spandono sul cuscino, i tuoi movimenti lenti o repentini, solo per  scoprirti distante, inaccessibile.Writer