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Omaggio a Saramago


E' morto uno dei più grandi scrittori del '900. Josè Saramago, portoghese, comunista, premio Nobel per la Letteratura nel 1998, autore di opere straordinarie come "Cecità" e "Memoriale del Convento". Un autore che è riuscito a fondere l'impegno socio-politico, il rigore formale, l'intensità narrativa in sintesi emozionanti. Alcune sue pagine che attaccavano duramente Berlusconi e i suoi governi sono state censurate da Einaudi. Ne riporto uno stralcio:"In effetti, nel Paese della mafia e della camorra, che importanza potrà mai avere il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente? In un Paese in cui la giustizia non ha mai goduto di buona reputazione, che cosa cambia se il primo ministro fa approvare leggi a misura dei suoi interessi, tutelandosi contro qualsiasi tentativo di punizione dei suoi eccessi e abusi di autorità?"Di seguito pubblico  un  racconto ispirato al grande autore Lusitano
 Un cielo nero come la pece incombe su Manoel Oliveira e su Beatriz Almeida, mentre si dirigono verso la città di Coimbra, in tempi normali fulgida di luci e di chiese dai nomi lunghi come il rantolo di una persona in agonia, chiese e confraternite che sfilano in processione, Nostra Signora della Grazia, quella della madre di Dio di San Francisco di Leyva, quella di Nostra Signora della Nostalgia, quella di Jesùs de los Olvidados, quella, ricca di paramenti, bardature, orpelli, crocifissi d’oro massiccio tempestate di gemme preziose provenienti dai lontani possedimenti dell’Angola e di Macao, soggetti ai tributi regali per la somma di dodici milioni di cruzados ogni anno che Dio manda su questa terra, della Santissima Trinità del Mistero Glorioso, quella, umile e in apparenza dimessa, me ricca di fede e di speranza in un futuro migliore (e non c’è chi non desideri un futuro migliore in questi momenti incerti e oscuri, ove sembra che le tenebre si addensino sulla terra e la racchiudano in una prigione fosca e stretta) degli Incurabili e delle Piaghe, e infine quella che Manoel e Beatriz stanno cercando, che li ha spinti a intraprendere un viaggio così lungo e insicuro, in un’epoca in cui i briganti, gli sbandati, i miserabili affamati la fanno da padrone sui cammini reali del Portogallo, rendendo pericoloso anche un viaggio molto più breve di quello che Manoel e Beatriz stanno compiendo, spinti da un desiderio che li porterà a morire entrambi, anche se per ragioni diverse, il primo tra dieci anni trafitto da quindici coltellate in un vicolo buio nelle immediate adiacenze della piazza Terreiro da Paco, la seconda a causa di un morbo misterioso, contratto forse nella città che stanno per raggiungere e nella chiesa  che costituisce il punto di arrivo del loro peregrinare, la chiesa delle Anime di Nostra Signora Misericordiosa e Sanguinante per la Passione del Cristo.A Coimbra si preparava la processione dei penitenti per invocare la fine dell’epidemia, un male oscuro che aveva falcidiato gli abitanti, facendoli morire a grappoli, rendendo i cimiteri troppo stretti per ospitare tutte le salme che vi venivano interrate, i vapori di incenso e di origano bruciato si aggiungevano, senza riuscire a coprirli, ai miasmi della malattia e della decomposizione, nell’aria si percepiva quel fetore sconosciuto che si levava in cielo come un uccello mostruoso, gli unguenti, la polvere di pietra santa, persino gli estratti di piante provenienti dal lontano Brasile, non hanno alleviato la pena dei moribondi,  né restituito la salute agli ammalati, poiché il castigo di Nostro Signore doveva essere severo e inappellabile, se agli uomini sfuggiva la natura dei peccati commessi.Ma Beatriz portava la soluzione al  flagello, ai futuri flagelli che avrebbero colpito la città, il Portogallo intero, aveva dentro di sé un rimedio che non aveva divulgato per non essere posta su un auto-da-fé che avrebbe bruciato, insieme al suo corpo eretico e visionario, le speranze di salvezza di tante persone. Manoel, ho fame, dammi un pezzo di pane, altrimenti non potrò “vedere” la malattia, non potrò sapere chi vivrà o morrà. E’ troppo presto Beatriz, dobbiamo ancora arrivare, anche se scorgo in lontananza le prime case, nonostante il buio, la luna me le indica, quando arriveremo a Coimbra ti darò un pezzo di pane e tu potrai sfamarti e recuperare i tuoi poteri. In nome di Dio, Manoel, sii misericordioso, camminiamo da tre giorni e abbiamo mangiato solo una zuppa di ceci e due fette di pane con le sardine, dammi un pezzo di pane o dovrò fermarmi, non ce la faccio più. Va bene, succeda quello che deve succedere, mangia, questo è l’ultimo pezzo che ci rimane. Grazie Manoel, Iddio ti benedica.E’ strano il destino degli uomini, affidato a una visionaria e a un fornaio, che sta spezzando il suo ultimo pezzo di pane e lo da a Beatriz, perché possa mangiare e riavere il suo potere, mentre Coimbra appare immersa in un buio più forte della stessa notte, simile a un campo di battaglia pieno di morti, al cui cospetto i vivi si muovono come presenze estranee, stupite della loro sorte e insicure della direzione da prendere, mentre un silenzio più denso della pece avvolge tutta la scena, così Manoel e Beatriz muovono i loro passi verso la città dell’università e delle tante chiese, inquieti e disfatti dalla stanchezza, affrettando l’avvicinarsi del proprio destino, se di destino si può parlare in questo angolo di mondo, in questa epoca incerta, in questo rincorrersi di eventi, di condizioni che devono ancora succedere, che devono essere narrati e che incombono sui due viandanti come l’ala nera  della notte e della morte. Writer