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I sinceri democratici...


Qualcuno ha scritto che gli amici che si scelgono definiscono la persona che sei. L'amicizia si basa su affinità di sentimenti, di percezioni del mondo, di valori e non su calcoli o interessi materiali. Per Berlusconi dev'essere sicuramente così, il trattato di amicizia Italo-Libico non è solo una mera convenienza per risolvere antiche controversie tra i due paesi, ma un gesto che nasce da una sua affinità personale con il "democratico" Gheddafi. Come il leader libico, anche il nostro presidente del Consiglio ama circondarsi di giovani donne a lui devote, disposte a cantare, in cambio di qualche modesto compenso, "per fortuna che Silvio c'è" e a intrattenerlo durante serate mondane; al pari di Gheddafi, l'uomo di Arcore lancia campagne di proselitismo e di propaganda (l'uno a favore dell'islamizzazione dell'Europa, l'altro per sponsorizzare un'azione di governo che mira  a consolidare i propri interessi e a difenderlo dalle imputazioni della magistratura). Anche per quanto riguarda le politiche a favore degli immigrati, c'è una perfetta corrispondenza di valori: il governo respinge gli immigrati clandestini a Gheddafi li interna in campi di concentramento nel deserto facendoli agonizzare in condizioni subumane.E cosa dire di Putin, il "sincero democratico" specializzato in elezioni trasparenti, rispettoso dei gionalisti dissidenti (il caso della Politkovskaja è esemplare), abile negoziatore con l'insurgenza Cecena (si stima che la guerra in Cecenia abbia provocato più di 100.000 morti tra i ceceni e 25.000 nell'esercito russo), proposto da Berlusconi come il primo docente dell'Università del pensiero Liberale, università che sarà aperta a Villa Gernetto? Entrambi condividono lo stesso atteggiamento nei riguardi delle istituzioni (centralità dell'esecutivo rispetto ad altri poteri dello Stato), rispettano la "loro" legalità (se ne fanno una a misura dei propri interessi) e si scambiano vigorose strette di mano  e complimenti reciproci  a Porto Rotondo o nella dacia di Soci mentre firmano accordi sull'energia nucleare.La compagnia dei "sinceri democratici" non si ferma qui: ne fanno parte,  più in piccolo, Gasparri ("Al Qaeda sarà contenta" fu il suo fortunato commento quando Obama fu eletto presidente degli Stati Uniti), Bossi, Craxi, Marcello Dell'Utri, Mangano ("un eroe"), svariate decine di manager di Publitalia-Fininvest riciclati in Parlamento, gli avvocati e il medico personale di Berlusconi.Tutto si può dire tranne che il nostro Presidente del Consiglio non abbia  a cuore il sentimento dell'amicizia... :-) W.