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Assistendo alla campagna elettorale...


Vorrei veramente vivere in un'altra latitudine. Sento  Berlusconi parlare di "emergenza democratica" perché qualche ragazzo lo contesta. La vera "emergenza democratica" è lui, un monumento vivente agli interessi personali che si fanno stato.Sento  questa destra  ogni giorno accusare lo schieramento avversario di voler tassare risparmio, casa e rendite e non dire una parola di quello che vogliono fare loro, di come pensano di governare quest' Italia che ha una crescita del pil pari a zero, un rapporto deficit/pil superiore al 4%, un debito che è tornato a salire e ammonta al 108% del prodotto interno lordo, una magistratura umiliata da leggi basate sul calendario processuale del capo del governo, una scuola che non ha neanche le risorse per garantire l'attività didattica ordinaria, il lavoro che è diventato una chimera praticamente irragiungibile.Sento Berlusconi dire che viene attaccato e insultato ogni giorno e, per dimostrarlo in modo inequivocabile, da del "poveraccio" a Prodi, del testimonial delle pompe funebri a Fassino e del baciapile trasformista a Rutelli.Ma si sa, lui ha un senso dell'ironia tutto speciale, quando dette del kapò nazista al capogruppo della SPD  all'europarlamento europeo, affermò che lo aveva detto con ironia, immagino che anche la frase successiva, rivolta agli eurodeputati europei, "siete turisti della democrazia" andasse intesa come una burla, uno scherzetto innocente.Però, quando un ragazzo lo apostrofa con il grido "Viva Mangano!", il nostro perde bruscamente   il suo aplomb e la sua delicata ironia e replica con un secco "coglione!"A volte mi sembra di assistere a una commedia popolare napoletana in cui Berlusconi interpreta il ruolo del "malamente" e mi dico "ma dai, non può essere, è una rappresentazione comica, è la Guzzanti che lo imita, estremizzandone le posizioni fino al parossismo", ma l'illusione dura un attimo, il tempo di fare zapping e vedere la sua immagine replicata sulle sei reti Rai e Mediaset.E poi, ha l'ossessione dei comunisti. Li vede dappertutto, anche nel direttivo di Confindustria. Sono stato molto in dubbio se ci credesse veramente o se lo dicesse per propaganda politica, come slogan che potesse aggregare il territorio composito della destra. Sono arrivato alla conclusione che ci crede veramente, che lui veramente ritiene che in Italia, nel 2006, il "comunismo" può rappresentare una minaccia. E questo mi pare un insulto all'intelligenza degli elettori, in primo luogo di quelli moderati, che ambirebbero ad avere una destra decente e democratica.E i moderati dove sono finiti? Casini ha sostenuto che Rutelli è "il servo sciocco" della sinistra, quella cima di Giovanardi ha accusato l'Olanda di fare una politica eugenetica nazista per quanto riguarda l'eutanasia, Pera  invoca il ricompattamento dell'Occidente contro il relativismo (leggi:accettazione della multiculturalità e della cultura delle differenze) e il  fondamentalismo islamico.O vogliamo parlare di quel bravo ragazzo di Calderoli  che definisce la legge elettorale da lui scritta "una porcata" (per la prima volta in vita mia mi sono trovato d'accordo con lui) e sostiene che la cultura di riferimento della sinistra è la famiglia omossessuale?Giuro che a volte mi sembra di trovarmi in un museo degli orrori concettuali e politici, in un laboratorio dove stanno armando un gigantesco Frankenstein fatto di  pezzi di ideologie , slogan e paure eterogenee, assemblate alla rinfusa.Non so se il 10 Aprile porterà un elemento di cambiamento nel panorama politico, me lo auguro fortemente. Il primo vantaggio sarà quello di godere, forse, di un minimo di normalità. Una politica  che non invada, che non avrà bisogno di tracimare urlante dagli schermi per convincere gli elettori  che in Italia la situazione è eccellente e che l'unica minaccia proviene da chi si ostina a volere un paese civile.