Altromondo17

La cornice d'argento.


 Cullami ancora.Accarezzami e guardami con i tuoi occhi specchi.Lascia le mani calde impoverire il freddo:spostalo altrove non ci siano i nostri corpi a bruciare edimenticami il tempo trascorso come se quel giornofosse adesso.Una madre può farlo.Anche da lontano, anche da un luogo che non saprei dire dove.Ma so che è vicino.Sediamoci una di fronte all'altra e ridiamo.Una figlia sa farlo quando la tristezza riflessa diventa unmacigno e lei è forte abbastanza da spostarlo.Una figlia si culla e sorride al ricordo.Di una madre specchio,di un luogo impreciso,di un tempo trascorso che oggi è tornato arimirarsi dentro.Incorniciato d'argento e sottovetro.Mai vuoto.Mai freddo.