Altromondo17

Storie dall'Altromondo


"Al principio era il verbo":ma che vuol dire?Sarà stato il verbo essere o avere?Forse è un verbo che ancora non conosciamo o che abbiamo solo dimenticato.Essere nati e avere fame.Essere morti e avere...?Una notte ho sognato di morire: le circostanze in cui questo è avvenuto non sono importanti; ciò che è davvero curiosa è la senzazione che ho provato di continuare a vivere pur avendo coscienza di essere morta.Perciò manca un verbo: quello in grado di descrivere la condizione di cui parlo; oppure ce n'è uno di troppo, che si è scisso e moltiplicato come gli uomini e le donne, e tutte le lingue che parlano. Per la punizione divina alla quale dobbiamo ancora riparare, per poter tornare ad essere quello che eravamo,solo essere.Nemmeno i plurali serviranno allora più, quando smetteremo di comunicare con le parole e non saremo più nè uomini nè donne,nè bianchi nè neri, nè tanti nè pochi,ma tutto ciò che sta nel mezzo e che dobbiamo smettere di ignorare.Credo sia giunto il momento che i cattivi smettano di essere cattivi e che qualcuno glielo insegni usando tutto il suo ingegno e la sua "evoluta" conoscenza al fine di renderli innocui a quella maggioranza che, innocua, lo è già.A cosa sono serviti secoli di progresso se chi ci governa non è ancora in grado di scovare un'individuo pericoloso per milioni di persone e di arrestarlo, ovunque sia nascosto, pure in mezzo al deserto?Gli uomini da sempre giocano alla guerra, e non sono ancora in grado di evitare che ciò accada. E' un controsenso, essere riusciti in imprese mirabili e non occuparsi del proprio stesso benessere, che è uguale a quello degli altri.Continuano a costruire armi come i bambini, a spostare soldatini che mai si ribellano al loro volere: che si fanno uccidere per difendere la Patria, che è la Madre, che è la Donna.Questo, il destino degli uomini, che inconsapevolmente si annullano a vantaggio di chi, a sua volta, diventerà qualcun'altro:che magari un giorno non avrà più nè fame nè sete, non dovrà più nascere nè morire, ma solo esistere.Vorrei che qualcuno gridasse più forte dentro quei microfoni che troppo spesso tacciono. Vorrei vedere il Papa che si presenta il giorno dell'esperimento nucleare in Polinesia e dire: "Io da qui non me ne vado, andatevene voi!"; e partire, ed essere in ogni luogo del mondo dove vivono i potenti, sotto i riflettori puntati a scorgerne i difetti, e mostrarglieli, e spiegarglieli.Vorrei sentire il capo delle Forze Armate chiedersi: "Ma che cacchio stiamo facendo?", e osservarlo mentre spedisce tutti quegli esseri umani coi bicipiti guizzanti ad aiutare quella Madre che vuole solo allevarli, i suoi figli, non ucciderli.Vorrei vedere la semplicità di un bisogno saziato,di una paura scomparsa, di un muro di soldatini in fila che si danno la mano, che si danno la mano.