Altromondo17

Dove vivo io


Nel mondo dove vivo io giochiamo sempre:a tappi, a guardia e ladro e al dottore.I tappi ce li prepariamo da soli, facendo sciogliere la cera fino a riempirli; poi ognuno lo personalizza applicandoci sopra un ritaglio del suo fumetto preferito: io ci metto sempre Topolino.Disegnamo la pista sull'asfalto con il gesso bianco e partiamo, schioccando le dita, verso destinazioni sempre diverse che cambiano ad ogni curva che riusciamo a superare, e se anche capita di andare fuori strada, raramente ci facciamo male.Ma se qualcuno fa il furbo, e invece di un tiro ne fa due, arrivano le guardie e qualcuno è costretto a scappare: ci rincorriamo, ci prendiamo, ci rotoliamo sull'erba e qualche volta la lotta è talmente cruenta che qualcuno, alla fine, ha bisogno del dottore.Lui desidera solo curarti e lo fa osservando il tuo corpo che ancora non conosce nel silenzio di un ambulatorio improvvisato, cercando a suo modo di capire dove risieda il tuo male; ma quando il gioco diventa pericoloso arriva la guardia e arresta il dottore e il paziente è costretto a fuggire, ma se poi cade e si fa male bisogna scarcerare il dottore che nel frattempo, nella solitudine della sua prigione senza confini, ha continuato ad avanzare col tappo ed è arrivato a destinazione.Quando giochiamo, spesso le nostre voci disturbano la quiete che gli adulti hanno costruito, e veniamo sgridati.Ma se restiamo in silenzio, allora ci vengono a cercare.Bisognerebbe imparare a rispettare sempre il silenzio dei bambini, e lasciarli giocare.