Altromondo17

Un sistema per tentare di "riempire" il vuoto con il vuoto stesso. Risultato: noia mortale, appiattimento levigato, differenza indifferenziata.Egoismo e Distruzione ?
( Commento fuori onda: welcome back Magritte)

Credo che, accontentarsi di se stessi, sia una forma estrema di protezione dovuta "all'inconsapevole consapevolezza" di dover temere gli altri, riguardo alla percezione della propria insufficienza.
E' un vuoto pieno di paure, che si tenta di riempire attraverso la moltiplicazione delle poche certezze di cui si dispone e che solo gli altri potrebbero mettere in discussione.
Alla fine si tratta di un compromesso come tanti altri: una compensazione adottata nell'esigenza di sopperire a una mancanza ricercandola, paradossalmente, proprio dove si è generata.
Magritte, come al solito, mi ha fornito l'immagine più adatta a rappresentare il concetto: attraverso la moltiplicazione infinita di un unico soggetto. Isolato, però, anche da sè stesso.

Già, ma equivale ai risultati di una dittatura in questo caso autodittatura. Tutti in uniforme e uniformati, tutti coperti e allineati, tutti con lo stesso pensiero, tutti piatti. Ed in effetti anche il dittatore è tale perché vuole tutti uguali a se stesso. Proprio perché come dici è pure lui insufficiente, molto insufficiente, molto piccolo.

Siamo tutti piccoli: ognuno a nostro modo. E forse è la mancanza di empatia nei confronti degli altri, ovvero l'incapacità di riconoscerli insufficienti e piccoli allo stesso modo, a farci credere di essere gli unici. Ma l'unicità ha comunque bisogno di compagnia, ed è per questo che si è abbligati a scegliere un altro se stesso, invece di un altro.
Un caro saluto a te...

bah, se avessi attorno tanti altri me....meglio soli che male accompagnati ;-)

Vedi?
E' sempre una grande risorsa poter attingere alle proprie risorse! ^__*

Un vuoto deve essere riempito, dentro ogni copia c’è la vita in ogni sua espressione e avventura, ma per non vagare tra gemelli di sé stessi occorre scoprire il proprio daimon interiore, la personalità..

E' davvero un ottimo consiglio, il tuo...utilissimo a focalizzare l'attenzione su un unico obiettivo e ridurre, conseguentemente, la dispendiosa frammentazione.
Grazie infinite Alessandra...

Mi pare un auspicio a che, un ego spropositato,possa trovare un universo a misura del proprio narcisismo.Non provo nemmeno ad addentrarmi nell'identificazione d'un simile personaggio,in quanto ritengo che al mondo ce ne siano anche troppi in circolazione di simili egocentrismi scriteriati.Però leggo con molto piacere questi tuoi versi,mia dolce sig.ra Gabri:li leggo come espressione di una bontà d'animo sconfinata ed una pazienza senza pari......Un bacio scintillante di stelle.......W.......

Le qualità che, molto generosamente mi attribuisci, fanno parte di me solo per la volontà di acquisirle: ambisco ad essere buona e paziente più di quanto non lo sia per indole, mio caro Signor W....
Per quanto riguarda gli altri, identificabili nella condizione descritta, mi limito ad osservarli con estrema curiosità e sincera empatia, ma facendo ben attenzione a non farmi cambiare...
Un abbraccio grande a te...

Io lo avrei preso come un buon augurio.
E non di meno utile per riflettere, se uno scenario di mie copie, per quanto e inevitabilmente, emancipate dalle mie paure, sia veramente il vicino di casa che vorrei.
Non potrei nemmeno mentire a me stesso per difendermi e mi costringerebbero ad osservarmi da fuori ...
Ma sarebbe comunque un buon posto dove ritirarsi per riflettere sulle proprie esigenze, senza nemmeno poter contare su di una scusa divina come il libero arbitrio. Se non diventa una condanna, può far crescere.
La vedo più come un confrontarsi con i nostri comportamenti senza filtri,senza dare la colpa al mondo : Camminare per strada come se fossimo nudi tra le mura di casa nostra ... consapevole che un unico cuore pulsa, anche per quelle ragioni di te che vorresti o dovresti sacrificare.
Ci sono vuoti che rendono il viaggio più leggero e deserti che ti fanno capire il valore di un semplice bicchiere d'acqua.

L' incantesimo lo compi tu nel trasformare i tuoi pensieri in poesia.
Ciao Gabriella, un abbraccio...

Mi piace davvero molto questa tua lettura perchè, al di là della critica, coglie l'augurio come un'occasione di confronto con se stessi e il che, a mio avviso, è sempre il primo degli infiniti passi da compiere per raggiungere veramente gli altri, oppure per non raggiungerli affatto.
Diverso sarebbe costringerli a dover "frequentare" lo stesso deserto obbligandoli ad uniformarsi a un'esigenza propria che, in molti casi, potrebbe non essere condivisa.
Il libero arbitrio, infatti, è esercitabile in qualunque direzione ci riguardi purché non riguardi chi non intende esercitarlo nella stessa direzione: è, prima di tutto, il rispetto di quello altrui.
Ho sempre pensato alla felicità come ad una condizione propria il cui raggiungimento possa prescindere totalmente dal resto dell'umanità, ma solo a condizione che non precluda la possibilità del suo raggiungimento, seppur a un individuo soltanto.
La poesia è sempre un atto di dolore, a dimostrazione di quanto, anche la sofferenza, possa essere "un'isola felice" che spesso appare come un'oasi nel deserto. Vista negli occhi di un altro.
Grazie infinite, Ale, anche per l'abbraccio...

Passo per augurarti Semplicemente una stupenda domenica Cara Gabriella .che sia piena di tenerezza e tanta dolcezza nel cuore un caro saluto con affetto.Nunzio..Clicca

Grazie di cuore Nunzio...
Un caro saluto a te, con affetto, Gabriella...

sei inverso del verso