Altrove

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In pausa caffè io e una collega commentavamo l'ultimo caso di femminicidio.Un commento ne tirava dentro un altro, convinte entrambe che non siano poi così rari gli uomini potenzialmente predisposti a gesti del genere, a tutti i livelli sociali.E allora ho pensato che di fronte a nuove conoscenze maschili sto sempre attenta a capire che tipo di atteggiamento ha l'uomo che magari vorrebbe proporsi a me... In particolare cerco di capire quanto conta per lui ciò che desidero io.Significa che se lui, per esempio, si ostina a lanciarsi in maniera un po' focosa in proposte che io non raccolgo e per le quali mostro disagio, come quando l'ingegnere in ufficio insiste a dirmi che vuole portarmi a cena, nonostante i miei no, ecco, mi irrigidisco molto: un uomo che non sa sopportare la frustrazione di un no, che neppure la prende in considerazione perché tutto quel che conta per lui è il suo desiderio, non il mio, per me è già un uomo inquietante, che oltre a non attrarmi (non amo i maschi alfa) mi fa effetto respingente.Perché penso che i genitori di questi tempi dovrebbero insegnare ai figli, ai maschi in particolare, che la vita sentimentale riserva frustrazioni, desideri negati, e spesso dolore, dolore che siamo perfettamente corazzati per affrontare. Andrebbe insegnato che la vita sentimentale non è trovare la persona che esaudirà tutti i nostri desideri e che ha il dovere di starci accanto per tutta la vita. Quelle sono cose da matrimonio, formule pericolose, che non aiutano a comprendere che un'altra persona, chiunque sia, può decidere a torto a ragione in qualunque momento di andarsene, come può decidere che non intende eseguire ciò che noi vogliamo. Se si iniziasse ad insegnare questo credo morirebbero meno donne.