Altrove

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Una delle robe che mi fanno cascare le palle è quando certi uomini di fronte ai miei disegni si fanno le pippe tentando di capire se ritraggono me. Oh, per le foto che scatto, per lo più a cose, chissà perché non domandano mai niente.Alla fine ti passa la voglia di pubblicarli. Perché tu vuoi soltanto trasmettere l'estro del momento. È l'equivoco di questo posto: scambiare la voglia di comunicare pensieri con quella di rimorchiare.E no, non vale neppure il presunto passaggio intermedio: prima si diventa 'amici' e poi magari altro. Ché poi io non voglio neppure farmi amici qui: dei rapporti con doveri e responsabilità ne ho già in quantità dal vivo. Se mi rifugio in queste pagine è proprio per trovare quel che non si può avere altrove: libertà, nessun obbligo, nessuna responsabilità, nessuna pretesa. Solo scambi di opinioni con altre persone.Che ci sarà di tanto strano in questo, non so.Comunque adesso mi ci mancava pure l'insegnante (donna) di canto. Ma l'ABC! Non ci si dovrebbe provare con un'allieva-allievo. Lo si mette ingiustamente in imbarazzo per le lezioni a venire. Trovo tutto così evanescente. Quelli che desiderano che tu abbia potere su di loro. È un potere effimero oltre che poco interessante. Se dovessi dar retta a chi cerca di convincentmi che il potere è nell'avvenenza, dovrei essere ben triste per il mio futuro imminente: oltre a donne milioni di milioni di volte più belle di me da sempre, c'è che giorno dopo giorno divento sempre meno bella io. Un (uno???) capello bianco in più, il tono muscolare che inizia ad andare a farsi benedire, i lineamenti appena più tirati, ma sempre di più... E via così in maniera esponenziale per il futuro. Ed io dovrei mettere la mia vita nelle mani di qualche uomo (va be', l'insegnante la escludo perché gioco proprio in un altro campo!) che mostra di essere interessato a me proprio per quel che sto progressivamente perdendo? Sarei un genio.Io voglio un eremo.