Altrove

17,23


Oggi mi sento musicale.Dovrei imparare a sorseggiarlo il raro tè delle cinque, invece di trangugiarlo come trangugio le note, e l'insegnante mi sgrida.La pronuncia, la pronunciaaaaaa, la pro-nun-cia, prooooooonunciaaaaaaa!Non so se si è capito, ma mi dà addosso per come canto le vocali, anzi le parole intere.Non sillabarle! Non silllabarleeeeeeeeee!!!Ma io sono disposta a prendermi tutti gli insulti del caso, perché quando faccio la lezione di canto mi sento felice, mi sento dove devo essere. E quando l'insegnante mi dice di non preoccuparmi dell'intonazione perché quello non è un mio problema, gongolo.Gongolo, capite? L'intonazione non è un problema per me, quella nota alta là non è un problema perché, com'è che dice?, ah sì: ce l'ho!E non c'è nulla, NULLA, che mi interessi fare meglio che cantare. Dove altro posso scriverlo, se non in questa bacheca anonima? Se lo scrivessi su facebook, mi direbbero che sono patetica, alla mia età esaltarmi per una tale sciocchezza. E mi direbbero che sono troppo vanitosa. Ma soprattutto, e giustamente forse, non importerebbe a nessuno. Non che a voi possa importare di più, ma da qualche parte devo scriverlo. L'alternativa è spalancare la finestra e urlarlo. E a naso non mi sembra una buona idea...Sono tornata dalla lezione avendo ottenuto di esercitarmi su Tenco caro, e ora devo tenere alta la tensione o stasera non uscirò, cosa che non posso permettermi se voglio inseguire la scia di autostima che mi è arrivata dalla lezione di questo pomeriggio: il banco di prova del karaoke.Poche cose mi appaiono tanto squallide,  ma ho pensato che se proprio non riesco a sbloccarmi, tanto da non riuscire a cantare una nota neppure davanti ad eventuali componenti di un ipotetico gruppo con cui suonare, il karaoke possa essere un ottimo esercizio per superare la paura del pubblico, per obbligarmi a muovermi con un briciolo di sicurezza. All'inizio sarà terribile, io sarò pessima, ma magari se insisto ce la faccio, e trovo il coraggio di cercarmi un gruppo, finalmente, ché continuare a cantare da sola in macchina non dà la stessa soddisfazione del fare parte di qualcosa di musicale.Infatti ora non dovrei temporeggiare su questa tastiera, ma andare in camera a scegliere che cosa indossare e poi stare a lungo, molto a lungo, in bagno per un trucco ad hoc. E già mi sento inadeguata: non so che mettere, mi pare che tutto mi stia male, che sarò comunque ridicola, che saprò soltanto pasticciarmi la faccia riuscendo a sembrare più vecchia di quel che sono.Perché a 38 anni è purtroppo ancora vero che penso il problema sia io invece che il cavatappi.Sì, ho scritto con cognizione di causa, il cavatappi penso sia più giusto di me.Ieri non riuscivo a stappare una bottiglia di vino, ed il mio primo pensiero non è stato che il cavatappi non fosse un buon cavatappi, ma che io non sapessi usarlo. Ci ho messo un po' a comprendere che era l'esatto contrario, quando quasi per caso ne ho provato un altro che aveva l'aria più massiccia e, magia!, il tappo è venuto via.Non ero io il problema! E la cosa peggiore è che ne ero stupita.E' così che funziona la cosa.