Altrove

Dolores o'Riordan


L'adolescenza fa schifo, almeno per molti. Per me è stata un incubo, una perenne infelicità che pareva interminabile, e per fortuna è terminata. Tra le cose che mi hanno permesso di attraversarla, oltre alle mie immense amiche, c'è stato imbattermi in Dolores O'Riordan. La sua musica mi ha dato la scossa, mi ha aiutato a capire che potevo essere atipica, diversa, a modo mio. Con lei ho scoperto che mi piaceva fare musica e cantarla. La prima canzone che ho cantato e suonato è stata zombie. Avevo poster, la disegnavo, attendevo con voracità ogni nuova notizia su di lei. Un Sanremo di mille anni fa fermai il mondo in attesa della sua apparizione, pronta a videoregistrarla. C'è stato anche un concerto, grazie a dio. Perché non mi sarei mai perdonata di non averla mai vista in concerto.Io viaggio poco, all'estero poi... Ma in Irlanda ci andai, ci andai soprattutto per lei e per Sinead o'Connor (resisti almeno tu!). Ero come sotto droga: mi avventuravo per quella terra sconosciuta sulle sue tracce, respirando la sua atmosfera.Lei, e come me chissà per quante, è stata fondamentale nel costruire la donna che sono. Avevo bisogno di esempi, di modelli, e non li trovavo intorno a me. Ne ho trovato uno in lei. Se penso all'anno in cui mi rasai a zero la testa e iniziai ad andare in giro coi vestiti lunghi da sacerdotessa e gli anfibi ai piedi. Esagerando pure con l'emulazione. Ma da adolescenti ci sta.E per tutto questo non smetterò mai di benedire abbastanza il giorno in cui è nata la mia pulzella di Limerick.