Altrove

Crash


Sono andate in pezzi le mie convinzioni e la mia vita.Anni vissuti convinta di voler far spazio soltanto alla mia parte intellettiva e ai sentimenti blandi, mettendo totalmente da parte il mio corpo, che non riuscivo nemmeno più a sentire. Era come fossi solo mente. Mi rassicurava. Credevo sarei stata al sicuro, e intanto mi costruivo una prigione da cui non so più uscire e che soltanto con lui ho capito fosse una prigione. Una prigione fatta di privazione di slanci, di distacco dal mio corpo e dal mio io più profondo, di isolamento emotivo dagli altri, di schemi rigidi e ripetitivi, di ripiegamento su fatti e persone del passato, di scarsa curiosità per il prossimo, di ambizioni frustrate e insieme di bassi profili, di preconcetti, di speranze vane e amare disillusioni, una quotidianità intera a fare solo ciò che non voglio né sento e, forse la cosa peggiore, ad essere così distaccata dalla vera me da non sapere chi io sia e che cosa voglio, come intendo impiegare il mio tempo e in che cosa impegnare seriamente le mie energie. È stato come se lui fosse venuto a liberarmi da una prigione in cui non sapevo di essere, portandomi alla luce, un'abbagliante luce, per poi andare via e ritrovarmi di nuovo nella semi-oscurità della prigione, questa volta consapevole di esserci.È insopportabile.