Altrove

18,10


Sono troppo cotta dalla stanchezza per continuare a lavorare, ma mi conviene stare in ufficio ancora un'oretta perché più tardi andrò alla prima lezione di yoga.Devo dire che nella testa ho il vuoto cosmico.Come da qualche giorno a questa parte, i momenti migliori della giornata, o per meglio dire i meno peggiori, sono quelli in cui leggo i miei libri motivazionali.E mi pare che un po' funzionino.Per esempio, ieri sera mi si stava invertendo l'umore ed ero già pronta a tirare fuori le carte per fare una domanda idiota su di lui, una domanda che sotto-sotto ne nascondeva una subdola a cui normalmente non facevo caso: gli sono andata bene? ho qualcosa che gli è piaciuto? E dall'ansia con cui me la ponevo nella testa mentre cercavo di raggiungere le carte sono riuscita a fermarmi per guardarla, quest'ansia.Perché? Da dove arrivava? Come mai c'era? Perché una risposta piuttosto che un'altra avrebbe fatto la differenza?Ed ho trovato la risposta: perché era la mia bimba interiore ad essere in panico e a sperare disperatamente di essere adeguata; aveva bisogno della sua approvazione per sentirsi a posto.Allora ho fermato tutto e ho parlato con questa bambina, sentendomi pure quasi un po' schizofrenica a dire il vero: non guardiamo proprio niente, tesoro, e sai perché? perché che pensa lui di te non dice niente del tuo valore: tu vali e basta, e del suo benestare non hai proprio bisogno, non è importante, perché il tuo valore non dipende da quel che pensa lui di te. Tu vali a prescindere perché sei tu.E non ho toccato le carte, dormendo per la prima volta da molto tempo con una tirata unica fino al mattino.Stamattina al risveglio ho desiderato che lui non mi contatti mai più.