Altrove

11,12


Eccomi per un'incursione veloce dallo spazio sovraffollato dell'ufficio, prima di scappare giù per un salvifico caffè.Manco da un po', e di solito quando manco da un po' è perché sono fagocitata dalle cose da fare. Il che è un bene da una parte ma dall'altra è pur sempre un eccesso, un passare dallo stare troppo concentrata sulle mie emozioni intense e ingestibile al non sentirne per nulla. E ho provato sulla mia pelle che anche questo non va bene, perché nel tempo porta ad un'aridità emozionale che apre il varco a future situazioni squilibrate di recupero di un'emotività.Il libro che sto leggendo dice che devo tentare di trovare un lato positivo in tutti coloro che mi circondano, colleghi compresi, e di provare ad amare tutti.Ci credete?, è la prova più dura cui mi ritrovo sottoposta da quando leggo di questo filosofie.Ho tenuto bene botta con la meditazione (non l'avrei creduto mai), con il passare oltre il fiorentino, con lo yoga, con il tentare di pensare in maniera costruttiva, un mare di cose!, e vado a cadere su questo. Proprio non so se ci riuscirò, ma ammetto che l'apertura e la buona disposizione è davvero il grande passo che mi manca che per intraprendere la mia rivoluzione personale.Ho belle foto che sto pubblicando, ma non posso più postarle qui perchè ho terminato lo spazio disponibile sul profilo flickr di sempre. Ne ho dovuti creare altri sempre su flickr e su instagram, ma col mio vero nome, e così non posso linkarle qui o addio anonimato.Sto pensando di creare un ulteriore album su un social fotografico consigliato da un appassionato della materia. Se riesco posto da lì, ma ora ho talmente tante cose da fare (a cominciare da una disperata proposta di revisione del PGT del mio comune) che chissà quando vedrà la luce questo pagina.Mirtillo è andato via. Era in affido dalla mia famiglia da otto mesi,  e per una gestione, stavolta stranamente pasticciata, dei miei, non è stato possibile tenerlo.Così lunedì io e mia madre lo abbiamo lasciato in lacrime (noi) ad una ragazza che ci aspettava in stazione. Destinazione Torino. Sono certa che là stara molto meglio, ma a me mancherà, come mancherà tantissimo ai miei.Mi consolo in parte col fatto che da una decina di giorni due simpatici leprottini selvatici saltellano mattina e tardo pomeriggio per il prato davanti casa mia. Me li guardo, beata, dalla finestra, e sono felice.