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Indipendenza emotiva: Imparare a essere felici, aut. Giacomo Papasidero (parte 2)


Esercizio "sarebbe perfetto se lo facessi prima di andare a dormire.Quotidianamente, alla fine della giornata, ripensa alle situazioni che hai vissuto, agli episodi più significativi, alle nuove esperienze, magari a quelle situazioni che hai annotato nel tuo diario emotivo, specie se hanno saputo essere lo sfondo di emozioni negative. L’ideale è scrivere un elenco di quelle più importanti, selezionandole in base a quanto hanno catturato la tua attenzione. Dai la precedenza alle situazioni che hai raccontato agli amici, a quelle che ancora ti stanno in testa e a cui continui a pensare anche dopo ore. Una volta che le hai scelte,devi semplicemente scrivere tutti i risvolti positivi di ogni vicenda. È ovvio che se sono state occasione di rabbia,tristezza, delusione o altre emozioni negative, probabilmente non le hai considerate qualcosa di buono. Ma adesso devi, prima di andare a dormire, individuare cosa di positivo ti hanno dato.""La verità è che sono spesso le vicende dolorose o difficili a segnare svolte fondamentali e positive nella nostra vita, anche se sulle prime facciamo fatica a comprenderlo. La realtà contiene molte più cose positive che negative, ma sta a te imparare a cogliere tutto quello che vedi""Le emozioni negative sono esattamente questo: dei segnali che ti avvisano di un problema, una minaccia, un errore. Però, non sempre questo segnale è appropriato e rispecchia cosa sta succedendo realmente; esso è spesso frutto di una visione delle cose imprecisa, superficiale o distorta. L’emozione negativa è un segnale che ti spinge a chiuderti, porta a uno stato di allerta, di diffidenza. Il segnale è chiaro: c’è un pericolo e anche se non hai ben in mente di cosa si tratta, anche se non sai come affrontarlo o cosa fare, di sicuro sei in uno stato di allerta per via di una minaccia. Qualsiasi emozione negativa dipende dalla paura. Paura di qualcosa che possa farti male. Il problema delle nostre emozioni negative è proprio questo: non capire cosa ci stanno segnalando.""Le emozioni negative sono preziose come segnali, ma sono disastrose se le utilizziamo per prendere decisioni, perché in quel caso è la paura a dirigere le nostre scelte, e quando abbiamo paura tendiamo a vedere tutto in modo negativo,abbiamo una più scarsa capacità di affrontare i problemi e la visione della realtà diventa distorta." "L’emozione la crei tue se invece di pensare a come fare per risolvere un problema continui solo a pensarci, a vedere le conseguenze negative, a prospettarti i mille modi in cui tutto andrà male, continui a generare emozioni negative dentro dite, facendo sì che l’allarme non si possa spegnere. Non sono emozioni cattive, siamo noi che la usiamo malissimo." "Sei tu stesso a costruire le tue emozioni negative e, invece di farle svanire appena le ascolti e capire che cosa vogliono dirti, le trattieni con te, creandole ogni giorno attraverso i tuoi pensieri, rendendoti la vita difficile." "La felicità è apertura, disponibilità, e non possiamo provare un’emozione positiva e una negativa contemporaneamente. Poiché non puoi provare rabbia e allegria nello stesso momento, non puoi provare nemmeno felicità, quello che tutti noi cerchiamo,mentre provi un’emozione negativa. Perciò, questo tipo di emozioni devono essere un segnale che dura poco, giusto il tempo di comprendere e affrontare un problema." "Tanto la realtà non cambia in base ai tuoi stati d’animo, per quale motivo dovresti stare male perle difficoltà che vivi? In realtà puoi essere felice mentre affronti i problemi, e uno dei peggiori errori che commettiamo è pensare il contrario,convincerti che lo potrai essere, semmai, solo dopo che li avrai risolti." "E’ indispensabile scoprire dove stanno davvero i problemi che vivi, perché devi trovare una soluzione a questi, e non ad altri aspetti che sembrano importanti ma che sono secondari. Potresti cercare di comprendere se qualche tuo amico vivrebbe nello stesso modo questa situazione.Magari per te una telefonata che non arriva è un problema, per un’altra persona no. Se ti rendi conto che alcuni reagirebbero diversamente, senza trovarsi necessariamente in difficoltà per la stessa situazione che stai affrontando, comincia a chiederti per quale motivo tu la vivi in modo problematico." "Esiste una regola più importante delle altre, che le influenza tutte e che è il vero punto di riferimento per stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Questa regola dice cosa ci renderà felici." "Dobbiamo capire se quello che consideri capace di renderti felice può davvero farlo, altrimenti seguirai per tutta la vita indicazioni sbagliate e non arriverai mai a essere realmente felice. Per capirlo, per verificare questa tua regola, devi considerare una questione davvero importante: la sicurezza di essere felice.Cosa intendo? Voglio dire che la regola è giusta se ti offre la certezza che, seguendola, sarai felice." "La certezza della felicità, basata su queste tre caratteristiche (dirti cos’è giusto, essere stabile, essere solido), è il solo modo per capire se, effettivamente, le tue regole ti danno la risposta giusta." "Un vero tesoro deve essere solido, ma le persone non lo sono. Innanzitutto ognuno di noi è mortale,e prima o poi dovremo lasciare questa terra e coloro che, magari, hanno fatto di noi il centro della propria vita." "Ma, tra tutte, la regola più dannosa e totalmente sbagliata è quella che ti dice che a renderti felice sarà qualcosa o qualcuno. Credere che la felicità venga dall’esterno è sempre e totalmente sbagliato. È una regola che tutti, o quasi, condividono, forse anche tu, ma è falsa, non ha niente a che vedere con la realtà. Niente e nessuno ti potrà mai rendere felice. Poiché niente o nessuno può creare le tue emozioni, che sono sempre e solo una tua diretta ed esclusiva responsabilità,allora niente e nessuno può renderti felice. Niente e nessuno può farti provare rabbia, sofferenza, gioia, allegria,abbandono o disperazione. Ogni stimolo passa da te, sei tu che decidi, in base soprattutto alle tue regole, cosa provare." "Niente di quello cheti circonda ha le tre qualità che ti ho elencato prima: dirti cos’è giusto,essere stabile, essere solido. Quindi niente può darti la sicurezza della felicità." "Quando credi alle regole che ti indicano che una persona speciale, i tuoi amici, i figli, la famiglia, o anche la salute, i soldi, il lavoro o la casa, il successo, l’approvazione degli altri saranno fonte per tedi felicità. Tutte queste cose potrebbero finire all’improvviso. Non hai certezze su cosa succederà, non hai la sicurezza che sarai felice domani, o tra dieci minuti, non c’è l’hai perché ciò in cui la cerchi è instabile e non ti offre garanzie; scatta così la trappola peggiore,quella che in teoria dovrebbe tenere tutto sotto controllo per assicurarti questa felicità, ma che in realtà diventa il vero motore di ogni tua emozione negativa: le pretese.""La pretesa ha due caratteristiche fondamentali: scatta ogni volta che le cose sono fuori dal tuo potere,perché cerchi di controllare qualcosa o qualcuno, e produce sempre un’emozione negativa, perché la conseguenza più logica di una pretesa non soddisfatta è la rabbia, o la tristezza, o la delusione.Una pretesa è qualcosa di cui hai bisogno perché è davvero indispensabile per la tua felicità.  Il problema è che non ti basta ricevere rispetto, amore, ascolto, importanza e tutto quello che possiamo chiedere agli altri: devi riceverlo in un certo modo, esattamente come dici tu. Questo rende molto più complicato ottenere quello che desideri,ma soprattutto spiega il motivo per cui è così facile che le tue pretese rimangano insoddisfatte. Non chiedi semplicemente che il tuo partner ti ami, sarebbe abbastanza facile. Tu chiedi che ti dimostri amore e che lo faccia come dici tu." "Una pretesa scatta se quello che chiedi è qualcosa, o qualcuno, di cui non puoi fare a meno. Non è una scelta, un gusto, ma una necessità, e se non la ottieni stai male. Ma se la tua pretesa è soddisfatta, smetterai di provare queste emozioni negative? In realtà no. Ogni piccolo segnale che qualcosa stia cambiando, anche il più fragile degli indizi che ti faccia capire che potresti perdere ciò che pretendi, innesca sempre emozioni negative. Ogni pretesa porta una fortissima insicurezza, perché tutto quello che chiedi per essere felice,che pretendi dagli altri, non è sotto il tuo controllo, neanche dopo che l’hai ottenuto." "Ogni cambiamento,poiché non sai cosa accadrà e non hai la certezza che ti permetterà comunque di avere quello che chiedi, è una vera e propria minaccia. Per questo abbiamo così tanta paura delle novità, dei cambiamenti, del futuro: non sai cosa succederà, quello su cui hai costruito la tua vita non ti offre certezze vere e quindi hai paura che la tua felicità possa finire, o non arrivare mai, e quindi con le pretese provi a fermare il tempo." "La pretesa è un errore enorme perché punta sempre a cancellare la libertà degli altri, cosa che tu, per primo, rifiuteresti in modo assoluto. Fai, in pratica, per quanto tu possa avere ragione, con le pretese non risolvi il problema, o, se lo risolvi, lo fai solo in parte e male, e crei una lunga serie di situazioni negative, come le tue emozioni, un pessimo clima al lavoro, una ricaduta sul tuo entusiasmo. Insomma, non ottieni niente di buono, e con tantissima fatica."