Altrove

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Non c'è verso: anche oggi 10 ore di sonno non mi bastavano. Devo ridurre ancora il dosaggio dell'en, ma tra poco sarà come non prenderlo a forza di ridurre.In compenso sto riuscendo a scrivere quasi (quasi) ogni sera un pezzo di quello che nella mia testa dovrebbe essere un romanzo. Ma ieri ho sfogliato le prime pagine di un libro di scrittura creativa e pare che stia sbagliando tutto. Bene.L'EMDR di ieri ha sortito effetti opposti in me e nella psycho: a me è sembrato niente di che; lei era felice come una pasqua, diceva che stavano venendo fuori così molto interessanti su cui lavorare. Il sogno di stanotte è un tale casino che non so neppure se riuscirò a scriverlo, con buona pace della psycho.Poi mi rode sta cosa che se non voglio ammalarmi dovrò presumibilmente trascorrere l'estate in casa: neanche la speranza di potermi innamorare. Zero.Forse per questo scrivo: insieme allo yoga e allo stare il più possibile con la mia famiglia, è ciò che mi fa stare meglio. Quel che mi fa strano è la musica: la sto lasciando indietro. Ne ascolto poca, ne suono poca, praticamente non canto. E per me è davvero anomalo. Ci ho pensato e credo sia in parte perché sono anestetizzata dai farmaci e in parte proprio perché in questo momento non voglio sentire così tanto. E la musica più di tutto mi ha sempre dato le emozioni più potenti. Ecco, vorrei evitarle adesso. Vivere per un po' sui toni pastello. Perché non riuscirei a sopportare di sentire troppo.