Altrove

20.34


Forse ho chiesto troppo a me stessa: non provare rabbia per lui.Ieri ho parlato tanto con mia sorella. Ero un fiume in piena di episodi spiacevoli, alcuni drammatici."E tu ancora lo rimpiangi? E tu consideri quella povera ragazza fortunata?"Ma soprattutto mi ha detto che fin dalla prima volta che venne a casa nostra, lei pensò che non gli piaceva mi stesse vicino. Mi percepì in pericolo. E questo quando ancora lui cercava di mostrarsi al meglio.Ed io sono così stanca di logorarmi la mente, e chiedermi perché è sempre un'altra quella per la vita.Ho un carattere difficile, ma credo che questa volta mi abbia salvata, facendo saltare una relazione che forse sarebbe progredita se io fossi stata remissiva.Mi sono colpevolizzata a lungo perché mi colpevolizzava lui di giudicare le sue emozioni. È vero, le emozioni non andrebbero mai giudicate. Ma io ero spaventata, mi sentivo in pericolo.Se lui poteva augurare la morte alla madre, perché non avrebbe dovuto desiderarlo anche per me?E a chi mi legge sembrerà tutto assurdo. Eppure è stata una lenta escalation a partire da un inizio che sapeva di perfezione. Aveva il suo blog, poetico, dolce, profondo. Ricordo i commenti quando raccontava di qualche nostro screzio: ero un'ingrata; avrebbero pagato, loro, per essere amate da uno come lui. Nessuno poteva immaginare la rabbia cieca che albergava in lui.Eppure ricordo mia madre e mia sorella in pensiero ogni fine settimana che ero da lui. Chiamavano spesso perché, me lo disse solo poi mia sorella, volevano accertarsi che fossi viva. Mia sorella iniziò presto a dirmi di lasciarlo. E lo ricordo anche io che certe notti desideravo soltanto tornare a casa viva.Adesso vedo anche io le cose da fuori, più in grande perché questa volta è la donna con cui ha messo su casa, più in grande perché sono arrivati successo e visibilità, perché ha un grande seguito di divulgatore. Quando è innamorato gli piace inserire piccole romanticherie anche nei suoi scritti professionali. E ci stavo cascando anche io. Anche io, come gli altri che lo leggono e commentano: quanto sei poetico (oltre che bravo)!Ma io ho il dovere di ricordare che l'essenza delle cose con lui è molto diversa da quel che è visibile.Mi spiace rimanere al buio della mia ignoranza, ma oggi ho smesso di seguire quella pagina scientifica.Non voglio saperne più niente. Non voglio insistere nel mantenere un affettuoso rapporto amichevole continuando a negarmi la giustizia verso me stessa.Lui non lo sa ancora. Ma per me non esiste più. Anche se l'ultima cosa che desideravo era arrivare a questo con quello che è stato l'uomo più importante per me.Ma l'umore, quello, stasera non va. Se provo a guardare davanti a me vedo nebbia. È come se mi sentissi da sette lunghi anni nelle sabbie mobili e mi fossi convinta che non ne uscirò mai....