Altrove

20,16


Con la fine del lockdown casa dei miei è tornata agitata, e io un po' mi ci trovo stretta.E' tornato un luogo di andirivieni ed è evaporata l'atmosfera adatta al rimanere.Dal canto mio fatico a capire come si riprende la vita. Non so dove andare né come. Non so più cantare. La voce esce debole, poco intonata, incerta. Se ci penso sono 3 mesi che non lo faccio. Che mi aspettavo?In questa casa tornata un porto di mare non c'è un angolo per il mio yoga, che è il mio primo passo quotidiano per iniziare le mie giornate con l'equilibrio che mi rassicura.Con la gente che ha iniziato ad andare in giro mi sono detta "ecco, ora lui riprenderà a fare giri e cose divertenti con lei. La porterà ai concerti, alle sue conferenze e chissà che altro". E, non so perché, mi è tornato in mente quel momento in cui sofferente mi disse che quel che c'era in lui per me non avevo idea di quanto valesse, di quanto fosse difficile da trovare, di quanto fosse grande e forte, mentre io lo sminuivo, a sentire lui. Grande, forte, prezioso... Mi diceva che gli stavo facendo fare la fine del mio primo ragazzo, costretto a uccidere quel che sentiva per me.Si può davvero distruggere con la volontà l'amore? Penso di no, penso sia solo molto d'effetto da dire.Lui, lei, il ringraziamento in mondovisione alla sua musa, l'anello, la casa insieme, i viaggi insieme...hanno fatto in metà anno quel che per i miei tempi personali si fa in 5 anni. Forse perché io continuo percepire il mio tempo come quello di una ragazza. Da adulti si corre di più, pare: si sa quel che si vuole, si hanno i mezzi, una carriera avviata, non si vuole perdere tempo prezioso.E il mio tempo ora dov'è? Chiusa in casa per questa generica paura senza incontri affollati, senza neppure una colazione al bar, senza street photography.Riapriranno i musei. Magari cercherò di ripartire da lì, ma con tanta paura, perché i mezzi pubblici adesso mi terrorizzano. Un ragazzo con cui non c'è particolare dialogo né feeling voleva incontrarmi per un caffè, ma io non ce l'ho fatta. Bar? Mezzi pubblici? E 3 mesi di tuta. Sono passata dall'inverno alla tarda primavera, e lo so che suona incredibile, ma non so vestirmi. E' così ogni anno: ogni anno dimentico come mi vestivo la stessa stagione la volta prima; cancello tutto. Così arriva l'estate e non so più vestirmi, non so che cosa mi dona e che cosa no, non so che scarpe stanno bene con cosa. Mi pare di disimparare anche a camminare su non altissimi tacchi né zeppe. E quest'anno è peggio perché si aggiunge anche quel che per me non è mai stato difficile: uscire.Finisce che rimango in casa con i miei pensieri pesanti. Mentre io vorrei mettere qualcosa di carino per sentirmi leggera e uscire planando lieve.