Altrove

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L'appuntamento di ieri sera mi ha lasciato delusa. Di me.Quell'uomo non ha nulla che non vada, almeno ad una prima superficiale conoscenza.Ho perfino intravisto un lampo di sollievo in lui, un sincero sorriso, quando ho tolto la mascherina mostrando il visto per intero.Abbiamo parlato bene. Avevo parlato bene anche la prima sera con F. mille anni fa ormai.La mia reazione sempre la stessa: impassibile. Non sento niente. Non ho provato nessuna emozione. Come non l'ho mai provata per un uomo in tutta la mia vita con le eccezioni  di uomini immmaginati che bramavo da lontano, uomini che mi hanno corteggiata regalandomi cure paterne (G. D. e F.), assicurandomi magari di potermi anche aiutare a realizzarmi in ciò che per me conta (l'arte e la cultura), è il caso di F. e D., in pratica persone in cui ho intravisto dei mentori; talvolta  mi accendevo per persone che emanavano un forte lato oscuro (L., D., S. F. A.).Dopo F. e questi ultimi anni passati stando per conto mio, ho potuto dimenticarmelo e illudermi che non faccio gli incontri giusti. Ma ieri ho avuto la netta sensazione che il problema sia io con i miei tratti narcisisti.So voler bene, non sembro affetta di nascisismo patologico, ma ne ho dei tratti che sembrano impedirmi di amare un uomo come lo amerebbe una donna. Io resto bambina: voglio bene di cuore alla mia famiglia, ai miei amici, ai nostri animaletti, e in genere desidero il bene per il prossimo. Ma l'amore di una donna per un uomo non so provarlo:gli voglio bene come una bambina bisognosa. Se mi accendo di passione non è per amore ma per i motivi di cui sopra.Dove voglio andare così? Posso ancora modificarmi? Il tempo mi rema contro. A 41 anni è  già un miracolo che ancora questa estate (perché nelle altre stagioni a peggiorare la cosa c'è che mi vesto come un sacco  a pelo, diventando trasparente al genere maschile), almeno quando mi impegno a fare la fatica di pettinarmi come si deve, scegliere un vestito che mi doni e mettermi un filo di trucco, ecco,è già un miracolo che degli uomini si voltino ancora a guardarmi. Non sarà  così  ancora a lungo. Io non ce l'ho tutto questo tempo per imparare ad amare come una donna.Al posto mio ieri sera sarei dovuta a tornare a casa, non dico felice, chè era la prima volta che lo vedevo, ma almeno adrelinica per la sua richiesta, prima di andare via di vederci ancora sabato prossimo, di fare una gita insieme. Invece non ho sentito niente, se non il disagio di essere strappata a me stessa per un giorno.Strappata da quel mondo interiore che mi sono creata fin da bambina per sopravvivere alla solitudine, che è stata la mia salvezza e che adesso è una barriera tra me e gli altri.E non solo con quest'uomo, in fondo estraneo. Ho perso amori, amici, parenti stretti, per la mia ansia di avere sempre una via di fuga verso il mio mondo.Ogni volta che le persone a cui volevo  bene, con le migliori intenzioni, per il sincero desiderio di avermi con sé, mi chiedeva di dormire da lui, di stare insieme un giorno intero o peggio di più, ogni volta che "ti passo a prendere e ti riporto io", se accettavo lo facevo per non perderlo. Io mi sentivo male.A gennaio, io organizzatrice eh!, sono partita per Stoccolma con le mie care amiche la cui importanza per me è indiscussa. Mi ci sono dovuta sforzare. L'ho fatto come si manda giù una medicina, perché fa bene. E ho fatto bene, perché mi sono dimostrata che possso sforzarmi un po'. Ma chiedetemi come sono stata, che cosa sia stato per me. Un fastidio. PEr tutto il tempo ho desiderato che finisse. L'unico istante piacevole, l'improvvisata prova della Toccata e Fuga di Bach suonata dall'organista nella chiesa principale della città.Con le mie amiche e i familiari stretti abbiamo imparato a conoscerci, a mediare. Sanno fin dove possono spingersi con me e io cerco di sforzarmi, mentre da ragazzina ero inamovibile.Con loro riesco a costruire una quotidianità ideale per me: ogni tanto ci si sente e ci si vede, per poche ore. Io libera di arrivare dopo e andare via prima. E questo mi dà respiro.Perché io dal mio mondo non so e voglio separarmi.E il fatto è che assai improbabile trovare un uomo che lo accetti serenamente a meno di non trovarmi di fronte a persone cui non importa nulla di me, e meno mi vede e meglio è.Questo è.