Altrove

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I primi raggi di questo anticipo di primavera mi portano brevi attimi di voglia di scrollarmi la pesantezza del periodo. Domattina sarò da me per ultimare i lavori di messa in sicurezza dei parapetti (per contrastare eventuali tendenze suicide di Gatto).Vorrei tornare dai miei per il fine settimana o viceversa. Forse è meglio mai, poiché voglio evitare di essere nuovamente contagiata, e questa volta la persona meno attenta è mia sorella. Ma i giorni di isolamento che mi si prospettano mi mettono tristezza al pensiero di stare 7 giorni su 7 io e Gatto soli in casa, sempre. Non so decidermi.Questa mattina a letto, mentre Gatto cercava con tutte le sue forze di svegliarmi, ho capito che dopo aver rischiato di perdere la mamma, fatico a staccarmene. E fatico a non poterla sorvegliare di continuo. Temo che da casa mia non potrò accorgermi di eventuali problemi circa un suo possibile ricontagio. Ma poi vengo tirata dall'altro bisogno che ormai da mesi non sto ascoltando: riappropriarmi della mia vita, dei miei spazi, dei miei interessi. Mi manca la musica. Non sapete quanto mi manca la musica: accendere la radio, cantare, suonicchiare, ascoltare. Qualcuno diceva che la serenità è propria di chi riesce a far coincidere pensieri, emozioni e azioni. Ecco perché io non lo sono.PS: mi sto consolando col Festival di Sanremo, quest'anno quanto mai di aiuto, e con Gatto che proprio ora si è spaparanzato sul letto qui vicino a me.Gatto, ti prego, non distruggermi casa!