Altrove

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Continua la rubrica "ho scoperto l'acqua calda".Un mio conoscente fine conoscitore di donne (in senso biblico) dice che secondo lui quando una donna piange per un uomo che non la vuole non è perché sia innamorata, ma perché si è impuntata.Un po' maschilista; conosco tantissime donne che non si impuntano.Ecco, io invece mi impunto, ed è questo mio impuntarmi a dare origine ad una cascata di guai. Il meccanismo è semplice. Capisco che a uno interesso, non si sa quanto (questo dettaglio è focale), e a me probabilmente interessa zero, vuoi perché non lo conosco (ho diffidenza per ciò che non conosco), vuoi perché è brutto, vuoi perché non ha carisma, è vecchio o troppo giovane, vattelapesca, il concetto è che io non l'avevo considerato. Ma lui mi considera e arriva in un momento morto della mia vita e soprattutto che fa? mi lusinga. Ecco, io allora inizio ad alzare le antennine, osservo. In genere in questo lasso di tempo il tipo si è già stufato (io sono bravissima a perdere treni per il tempo che mi occorre di valutare se magari poteva piacermi il tal tipo), ed ecco il black out: che cosa??? non mi fila più! :oQui parte l'impuntatura, un po' come in Cara Ti Amo "Ed io ti lascio per un tossicomane che non fa un cazzo tutto il giorno che bestemmia e picchia i bambini, non trova la motivazione per vivere, lo amo, non lo so": a quel punto a me interessa, devo riavere quel principio di attenzioni che mi sono state tolte all'improvviso, il tipo diventa all'improvviso affascinante e io me ne sento inspiegabilmente attratta.  Il tipo mi sfugge e io inseguo, a vuoto, perché se c'è una cosa che ho imparato è che è perfettamente inutile inseguire un uomo cui non è più interessato a me ("La verità è che non gli piaci abbastanza" è stato istruttivo), e a me manca il terreno sotto i piedi, come se quel rifiuto decretasse la mia impossibilità di respirare.In sintesi, arrivo a stare di merda. Ma il danno peggiore non è questo. Il danno peggiore è che nell'avere l'attenzione ossessivamente puntata sull'oggetto del mio desiderio (e vi dico quanto mi sento stupida in questi casi ad essere stata convinta all'inizio di tutto che fossi io ad essere l'oggetto del suo) gli altri uomini non esistono più. Niente, non calcano il suolo terrestre, non esistono. Esiste solo il mio obiettivo di farmi volere da quello su cui mi sono impuntata. Possono passare mesi e, purtroppo, anni. E via, treni su treni che si perdono.E dov'è l'acqua calda? Ecco, mi è piombata addosso scrosciante proprio alla fine della mia giornata di lavoro: ma chi me lo fa fare?E' più semplice di così: zero aspettative. Non c'è bisogno di sforzo né di muovere un muscolo. Mi vuoi? Ci penso. Se mentre ci penso ti sei stufato e ti è passata la voglia di andare gradualmente rischiando comunque il due di picche, pazienza. Col tuo andartene non mi togli nulla perché nulla avevo. Fine. Capite la portata rivoluzionaria di questo pensiero per me? Fine dei tormenti e zero fatica.Ma perché finora non me l'aveva detto nessuno?